Con l'avanzata del cemento nelle città, i percorsi ciclopedonali rappresentano un'alternativa ecosostenibile e salutare per i cittadini. Questo è vero soprattutto nelle grandi città come Roma, dove il degrado, l'aria irrespirabile e il traffico congestionato impediscono di muoversi agilmente e senza danni per il fisico. Per questo gli annunci delle amministrazioni riguardanti il completamento di sempre più tratti di piste ciclabili non possono che essere accolti con gioia dai residenti.
Cosa ne è stato però delle piste ciclabili progettate, finanziate e cominciate dalla giunta Marino? Vediamolo assieme.
L'asse San Paolo-Fori Imperiali, il proclama del sindaco ciclista
"Fori Imperiali, faremo la pista ciclabile e i marciapiedi saranno più larghi!". Questo annunciava nell'ottobre 2013 il sindaco di allora Ignazio Marino, il primo cittadino che era solito muoversi su due ruote. Ancora oggi sulle piste ciclabili sembrano svolgersi tanti comizi. Si riferiva all'asse che doveva collegare la basilica di San Paolo ai Fori Imperiali. I lavori iniziavano allora, pertanto erano stati già finanziati. Se però si va a cercare sullo stesso sito del Comune di Roma la pista, di questa non c'è nemmeno l'ombra.
Addirittura si viene rimandati all'elenco dei percorsi che, purtroppo, non è aggiornato dal 2005. Arriviamo così al luglio del 2015, quando dalle pagine de "La Repubblica" si annuncia che i Fori Imperiali sono i destinatari di una bella e importante rivoluzione: la pedonalizzazione. Tra le righe si legge anche che "tra le novità è prevista anche la costruzione di una pista ciclabile". Ma come? I lavori non erano iniziati due anni prima?
L'asse Nomentano, il progetto tradito
Tra i vari progetti c'era anche quello dell'asse Nomentano. Una bella pista doveva percorrere la trafficatissima arteria romana. Ma anche di questo progetto non se n'è saputo più nulla. Sarebbe però più corretto dire che non è più stato fatto sapere nulla.
Tanto che è nato un progetto on line chiamato proprio "Ciclabile Nomentana". Qui si possono leggere le motivazioni che hanno bloccato il progetto. Nel dicembre scorso si leggeva che il progetto, benché approvato e finanziato, è bloccato. E questo da anni, dato che nel 2007 l'allora sindaco Veltroni annunciava l'apertura del cantiere, cosa ribadita nel 2012 dall'assessore Visconti e infine garantito dalla giunta Marino. Ritardi, intoppi, sprechi, cambi di itinerari, problema delle auto che escono dai passi carrabili e sensi di marcia. Il risultato è che, come sottolinea questo comitato dedicato alla ciclabile Nomentana, mentre sembra che gli incentivi alle auto aumentino sempre più, quelli ai ciclisti diminuiscano vorticosamente.
Pare che i residenti dovranno fare come i loro colleghi del II Municipio che, esasperati dall'abbandono delle aree verdi, hanno pagato di tasca loro per avere un po' di benessere.
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Santa Bibiana-Regina Margherita,