Consumare cannabis prima dei 16 anni può provocare seri problemi in età adulta. E' quanto emerso dalla "Decima giornata di aggiornamento in materia di tossicologia" che si è svolta in questa settimana a Barcellona. Secondo quanto riporta lo studio coordinato da Santiago Nogué, responsabile del reparto di tossicologia clinica dell'"Ospedale Clinico di Barcellona" l'età di inizio dell'assunzione incide significativamente sugli effetti nocivi della cannabis sul cervello.

"A sedici anni il cervello non ha ancora completato lo sviluppo di tutta la sua interezza" è il giudizio di Nogué. Motivo per cui iniziare prima di quell'età può comportare maggiori rischi a livello di deficit di attenzione, di memoria a breve e a lungo termine, minor rendimento scolastico e lavorativo. Ovviamente anche la quantità consumata coincide con queste alterazioni, in modo direttamente proporzionale, ossia più se ne consuma e più ci sono rischi che il ragazzo subisca danni cerebrali.

Danni cerebrali non sempre completamente riassorbibili con la diminuzione o la cessazione dell'uso della cannabis.

A tutto questo si è arrivato analizzando le risonanza magnetiche dei giovani, che hanno evidenziato le variazioni cerebrali nei consumatori under-16 che durante i successivi cinque anni hanno continuato ad assumere cannabis. C'è da dire che lo studio è ancora da considerarsi nella sua fase preliminare, visto che la dottoressa Rocio Martin Santos sta ancora reclutando pazienti per completarlo.

In Spagna i maggiori consumatori di cannabis

In Spagna l'età media di inizio al consumo di cannabis è 13 anni. Secondo un recente sondaggio comparso su "Internazionale" gli iberici risultano essere anche i maggiori consumatori di cannabis in tutta Europa. Seguono Polonia, Repubblica Ceca, Francia e Paesi Bassi.

La Romania, ultima, e la Turchia, penultima, completano questa classifica. Nel mezzo l'Italia, ventesima. I giovanissimi tra i 15 e 24 anni che si avvicinano di più a questa sostanza sono quelli della Repubblica Ceca. Seguono poi i francesi e gli spagnoli.

In Italia più si è vecchi e meno si consuma

Secondo uno studio più datato (2010) condotto da Gps-Ita realizzato dal Dipartimento Politiche Antidroga del Consiglio dei ministri, realizzato su un campione anonimo di cittadini tra i 15 e 64 anni, il 22,4% della popolazione italiana ha sperimentato l'uso del cannabis almeno una volta nella vita, il 5,2% l'ha usata nell'ultimo anno e il 3% nell'ultimo mese. L'uso di questa sostanza varia col variare dell'età: più diffuso tra i soggetti tra i 15 e i 24 anni (16,5% maschi e 10,6% femmine) e 25 e 34 anni (maschi 12,5%, femmine 7,1%).