Il prosciutto cotto sbarca a Striscia la notizia, in un servizio in cui Max Laudadio si presenta a Singapore da un ingegnere agroalimentare, autore di un libro sul cibo. Nell'opera l'autore spiega quale non andrebbe consumato per nessun motivo al mondo, ovviamente in base alle sue ricerche. Il libro si intitola 'Siete pazzi a mangiarlo', e spiega come alcuni cibi siano prodotti fuori da qualsiasi regolamentazione in materia.
A Striscia la notizia nella puntata del 25 settembre, l'inviato del giornale di satira intervista Cristophe Brusset, proprio in merito al prosciutto cotto. Quello che emerge dall'intervista è davvero incredibile, perché si scopre che in alcuni tipi di prodotti (anche se indicati come di alta qualità), di prosciutto cotto vero e proprio vi è ben poco. Ad avvalorare la tesi dello scrittore vi sarebbero vere e proprie visite nelle fabbriche che producono l'alimento in questione, e che lo hanno lasciato profondamente di stucco. A Striscia la notizia racconta con dovizia di particolari quello che è il processo produttivo del prosciutto cotto confezionato, e quale sia il prodotto finale che giunge sulla nostra tavola.
Prosciutto cotto colmo d'acqua
Nel servizio di Striscia la notizia, viene mostrato che per produrre un prosciutto cotto che sia a buon mercato, è necessario aggiungere una quantità di acqua molto elevata. Secondo il racconto di Cristophe Brusset, si arriva ad aggiungere anche un 25 percento di acqua, contro il 5 percento che sarebbe il valore tollerato dalle leggi vigenti. Non solo, spiega che aggiungere acqua non è un procedimento facile, ma deve essere creata una mistura che comprende anche carne, aromatizzanti e additivi. Il prodotto una volta mescolato e creata una mistura omogenea, viene messo negli stampi e cotto. A questo punto, il tutto viene rivestito dal grasso o dalla pelle del maiale, in modo che il prodotto finale appaia più appetibile agli occhi del consumatore finale.
Tutte le fette uguali
'La ragione per cui il prosciutto cotto nelle buste che si comprano al supermercato presenta fette identiche, e con la stessa quantità di grasso ai lati', dice Cristophe Brusset, 'è per la ragione che ho appena spiegato. Sono prodotti completamente artificiali'. In pratica secondo l'analisi dello scrittore, non vi sarebbe quasi niente di naturale nei prodotti all'interno delle confezioni che si trovano sugli scaffali dei punti vendita.' 'In alcuni casi' aggiunge l'autore del libro, 'ciò avviene anche se il prezzo del prodotto non è del tutto a buon mercato.'
27 campioni di prosciutto cotto analizzati
Max Laudadio, con il patrocinio di Striscia la notizia, consegna ad un laboratorio di analisi 27 confezioni di prosciutto cotto di altrettante aziende produttrici per farle analizzare.
Il risultato è sorprendente, almeno il 35 percento delle aziende utilizzano più acqua del limite del 5 per cento, quantità massima consentita dalla legge. Alcune superano il 10 per cento, e addirittura uno tra quei 27 campioni presenta una percentuale di acqua quasi del 30 percento. Tra le altre cose, si tratta di un prodotto venduto come alta qualità.