L’anno scolastico 2017-2018 è alle porte e si fanno i conti con la Legge n. 119 del 31 luglio 2017 in materia di prevenzione vaccinale con le nuove norme che introducono l’obbligo di essere in regola con le vaccinazioni dagli asili nido alle scuole dell’obbligo, sia pubbliche che private paritarie. Per nidi e scuole dell'infanzia (0-6 anni) il libretto delle vaccinazioni in regola è requisito di accesso a Scuola.

Non costituisce invece requisito di ingresso per la scuola dell’obbligo: i bambini e ragazzi ‘irregolari’ di elementari, medie e biennio superiori (7-16 anni) non verranno esclusi da scuola, ma ai genitori (o chi tutela il minore) verrà applicata una sanzione pecuniaria da 100 a 500 euro.

La presentazione dello stato di ‘adempienza vaccinale’ è dovere delle famiglie: i termini per la presentazione sono fissati al giorno 11 settembre per gli asili nido e le scuole dell’infanzia e al 31 ottobre per tutti gli altri gradi di istruzione.

Autocertificazione di adempienza vaccinale

Per iscrivere i bambini a nidi e scuole materne i genitori dovranno consegnare a scuola la fotocopia del libretto delle vaccinazioni.

Tuttavia, solo per questo anno scolastico, le famiglie potranno esibire un’autocertificazione, anche nel caso in cui le vaccinazioni non sono ancora complete ma sussiste la volontà di farle dimostrando di aver prenotato alla Asl le non ancora somministrate. Entro il 10 marzo 2018 va comunque prodotta e presentata la documentazione comprovante l’avvenuta adempienza.

Regole diverse tra le Regioni, il Veneto slitta i termini di presentazione

Il contesto di avvicinamento alla normativa è quanto mai variegato e le regole sono diverse in base alla Regione dove si vive. Il dissidente Veneto, ad esempio, per l’ingresso ai nidi e alle materne ha deciso una moratoria fino all’anno scolastico 2019-2020 per la presentazione dei certificati che attestano l’avvenuta esecuzione dei vaccini.

Mentre la Lombardia, altra in regione che contrasta la normativa sull’obbligo vaccinale, ha concesso una proroga di 40 giorni del termine. Ancora, nella provincia di Bolzano tutti i bambini hanno comunque diritto di frequenza per un anno in via transitoria.

Vaccinazioni obbligatorie

Dieci le vaccinazioni obbligatorie: anti difterite, epatite B, H. influenza B, morbillo, parotite, pertosse, poliomielite, rosolia, tetano e varicella. I vaccini sono inclusi nei Livelli essenziali di assistenza del Servizio sanitario nazionale che è tenuto a fornirli gratuitamente a tutti i cittadini. E possono essere prenotati attraverso il Cup di riferimento.

Come da circolare congiunta Ministero dell'Istruzione e Ministero della Salute diramata il 1° settembre, la richiesta di vaccinazione si può fare anche telefonicamente o inviando una mail alla Asl della regione di appartenenza.

Questo per agevolare i cittadini, ma non sono previste proroghe ha tenuto a confermare in queste ore il ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli, mentre il ministro della Salute Beatrice Lorenzin invita ad un ‘atto di responsabilità sanitaria’ perché ‘è a rischio la salute dei bambini’.

Chi non è in regola verrà invitato a contattare la Asl di appartenenza, che convocherà la famiglia ad un colloquio informativo per regolarizzare la posizione. Se la famiglia rinuncia all’incontro e non lo fa vaccinare, sarà escluso da scuola.

Per informazioni e delucidazione è attivo presso il ministero della Salute il numero di pubblica utilità 1500.