Burian, il vento gelido russo siberiano da domenica sera è arrivato anche in Italia. Le temperature sono in picchiata sotto lo zero e questo evento meteorologico ha regalato anche spettacoli inattesi in molte città italiane non abituate alla neve. Ad esempio ha nevicato a Roma e a Napoli. Ma in effetti questo clima rigido, sia pure indirettamente, potrebbe favorire un incremento delle infezioni dovute a virus e a batteri.

Andiamo a scoprire perché.

Gelo: cosa rischiamo

Naturalmente non è il freddo in sè e per sè a farci ammalare, ma i virus e i batteri. Il rischio in particolare è costituito dagli sbalzi termici. Passare da un ambiente riscaldato a uno esterno che non lo è: facilita, infatti, la possibilità di venire contagiati. In questo senso quindi si può affermare chela repentina diminuzione delle temperature favorisce la diffusione dei virus-parainfluenzali e quindi la possibilità di ammalarci o di prenderci un malanno che presenta caratteristiche simili alla classica influenza.

Freddo: i soggetti più a rischio

In particolare Silvestro Scotti, che è segretario nazionale Fimmg (Federazione nazionale italiana medici di famiglia) sottolinea che il questo freddo intenso associato al colpo di coda dell'influenza aumenterà il numero dei pazienti che affolleranno le sale d'attesa degli studi medici, in quanto si assisterà a un aumento dei soggetti con complicanze respiratorie. Ed in effetti a risultare più a rischio sono i bambini e gli anziani. A risentire in particolare degli effetti del freddo sono anche i pazienti cardiopatici e ipertesi. Pertanto il consiglio di Scotti a chi non si è vaccinato contro l'influenza, è di rivolgersi al proprio medico di famiglia per chiedergli se è rimasta qualche dose di vaccino in stoccaggio.

Il medico inoltre dà alcuni consigli per affrontare al meglio il freddo. In questo senso suggerisce di proteggere sempre naso e bocca con una sciarpa quando si esce, in maniera da preservare dal freddo le prime vie respiratorie. Inoltre non bisognerebbe uscire nè troppo presto nè troppo tardi perché alla mattina e alla sera le temperature sono più basse. Al ritorno a casa il medico consiglia bibite calde ad esempio tisane o camomille che oltre a ristorarci, fanno risalire la temperatura corporea, l'importante è che siano senza teina o caffeina perché sono sostanze che potrebbero far rialzare la pressione. Infine chi soffre di patologie croniche potrebbe concedersi mezzo bicchiere di vino rosso al giorno in quanto i tannati hanno un effetto vasodilatatorio, in ogni caso però vanno sempre evitati gli eccessi. Seguendo questi semplici consigli potremo quindi evitare di finire nuovamente a letto a causa di qualche virus influenzale o parainfluenzale.