Vincenzo Nibali Campione del Mondo? Difficile ipotizzarlo visto il percorso dei Mondiali di Richmond che favorisce atleti più esplosivi del messinese, ma Paolo Slongo è pronto a scommettere sulle possibilità del suo corridore. Slongo è una delle persone che meglio conosce Nibali: è il suo preparatore fin dai tempi della Liquigas, e il sodalizio si è ricomposto anche in Astana.

Dopo il pasticcio dell’esclusione alla Vuelta Espana, Slongo ha tirato a lucido Nibali per questo finale di stagione che si preannuncia ancora molto caldo. 

Nibali, un Mondiale all’attacco 

Il ruolo di Nibali nelle strategie disegnate dal Ct Davide Cassani è abbastanza chiaro. Con le sue caratteristiche di fondista, la sua abilità tecnica e la voglia di attaccare, Nibali non potrà certo interpretare un Mondiale d’attesa su questo percorso. Nibali sarà il jolly della nazionale azzurra, il campione da mandare all’attacco a 3 o 4 giri dal termine per cercare di scompaginare la corsa degli avversari e portarla dalla parte degli azzurri.

“Avrà un ruolo fondamentale, cercherà una soluzione da lontano” conferma Paolo Slongo “La condizione c’è ed anche alla Vuelta Espana era al top. Se la corsa va in un certo modo Nibali può andare fino in fondo da protagonista”. Ad aiutare il nostro campione ci sono le previsioni meteo che indicano una forte probabilità di pioggia per domenica 27. In caso di corsa bagnata le chance di Nibali di cogliere il jolly con un attacco da lontano aumenterebbero vertiginosamente.  

Nel futuro le Olimpiadi 

Per la prossima stagione invece Vincenzo Nibali sposterà le sue attenzione su un altro obiettivo, le Olimpiadi di Rio. “E’ un circuito disegnato su misura per Vincenzo, duro e con una discesa tecnica prima dell’arrivo” analizza Slongo.

Il campione siciliano avrà proprio a Rio la grande occasione di conquistare un titolo con la maglia azzurra. Per i Mondiali invece Nibali dovrà provarci con fantasia ed impegno senza poter contare su tracciati particolarmente amici. Questo di Richmond, ma anche quello del 2016 in Qatar, tutto in pianura tra deserto e ventagli. Qualche speranza in più potrebbe lasciarla la corsa di Bergen 2017, in Norvegia, dove il circuito presenterà una salita di 3 km ma non particolarmente impegnativa.