Arriva una vittoria inattesa per il Ciclismo italiano nel prologo del Giro di Romandia. Fabio Felline ha conquistato un successo chiaro contro un blocco di avversari di altissimo livello. Il meteo ballerino, con qualche scroscio di pioggia, ha movimentato la giornata sul breve e tecnico tracciato di Aigle, senza però condizionare Felline. Froome e Porte, i due osservati speciali in vista del successo finale, sono arrivati nelle retrovie.
Felline ha preceduto di 2’’ Alex Dowsett, nonostante un percorso che per gli ultimi partiti, come il corridore britannico, è andato asciugandosi.
Felline, una grande vittoria
Fabio Felline sta arrivando a quei traguardi che già da diversi anni il suo talento aveva fatto immaginare. Dopo l’assolo al Trofeo Laigueglia è arrivato anche il successo in una corsa World Tour, il prologo del Giro di Romandia. La corsa si è svolta su un tracciato di quasi 5 km attorno ad Aigle, la cittadina svizzera in cui ha sede l’Uci. Il percorso si è rivelato molto complicato, sia per alcune parti molto tortuose, sia per le condizioni meteo che hanno portato qualche scroscio di pioggia sparso su alcune parti del tracciato.
Proprio le previsioni meteo avevano consigliato molti dei big a prendere il via presto, una scelta che però non si è rivelata così vantaggiosa. Nel finale infatti la prima parte del percorso, più tortuosa, è andata asciugandosi. Fabio Felline è partito abbastanza presto, segnando un tempone soprattutto nella seconda parte più scorrevole. Nessuno dei big è riuscito neanche solo ad avvicinarlo. Con il passare del tempo le condizioni dell’asfalto sono migliorate, ma solo Schachmann ha segnato un tempo interessante, fermandosi però a 8’’ da Felline. Neanche Ion Izagirre, tra i pochi big a partire nel finale, è riuscito ad impensierire Felline finendo a 12’’. L’unico brivido è stato portato da Alex Dowsett, ultimo a prendere il via.
Il britannico ha pareggiato l’intertempo del piemontese, ma nella seconda parte ha ceduto due secondi finendogli così alle spalle.
Tra gli uomini che puntano alla classifica Roglic è stato il migliore, a 9’’. Poi Izagirre e Jungels a 12’’, Yates a 18’’, Spilak a 23’’, mentre Froome ne ha persi ben 29’’, Uran 30’’, Porte 33’’ e Zakarin 42’’. Domani con il primo arrivo in salita per qualcuno sarà già tempo di pensare a recuperare per non compromettere subito le chance di vittoria in questo Giro di Romandia.