La carriera di Peter Kennaugh potrebbe essere vicina alla conclusione a soli 29 anni. Il corridore britannico ha infatti annunciato di prendersi una pausa, forse definitiva o forse solo momentanea, per ritrovare serenità ed equilibrio nella sua vita. Già nella scorsa stagione il due volte campione britannico era rimasto fermo per diversi mesi apparentemente senza motivo, probabilmente a causa delle difficoltà che ora lo hanno portato a questa decisione drastica.
Kennaugh e la Bora Hansgrohe hanno parlato di "problemi mentali", lasciando però aperta una porta per un possibile futuro ritorno.
Kennaugh: ‘Decisione presa per me ma soprattutto per la famiglia’
Con un commosso messaggio sui social network Peter Kennaugh ha annunciato la sua decisione di fermarsi e mettere in pausa la sua carriera di ciclista professionista. Il corridore della Bora ha parlato per la prima volta del disagio profondo che ha vissuto negli ultimi tempi e che lo ha portato alla decisione di lasciare l’attività. “E’ arrivato il momento in cui è necessario prendere un pausa dal Ciclismo professionistico” ha scritto Kennaugh.
“Ho preso la decisione non solo per me ma soprattutto per la mia famiglia. Ho bisogno di concentrarmi sulla persona che voglio diventare in futuro e tornare a scoprire la felicità, la motivazione e l’entusiasmo nella vita quotidiana” ha continuato il corridore della Bora ringraziando tutte le persone che gli sono state vicino in questo difficile periodo della sua vita.
La Bora spera ancora
La Bora Hansgrohe ha confermato la scelta del corridore britannico con un breve comunicato, in cui il Team manager Ralph Denk ha lasciato qualche speranza per un ritorno quando saranno superati i problemi mentali di cui Kennaugh sta soffrendo. “Questa è la migliore scelta per garantire che possa tornare in piena salute.
Ringraziamo Peter per il contributo dato alla squadra e gli auguriamo il meglio nel suo processo di recupero, non vediamo l’ora che possa tornare nel ciclismo professionistico in futuro” ha dichiarato Denk.
Peter Kennaugh era passato professionista appena 21enne nel primo anno di attività del Team Sky, il 2010, passando poi alla Bora nella scorsa stagione. E’ stato due volte campione nazionale britannico su strada, ha vinto due tappe al Giro del Delfinato, la Settimana Coppi e Bartali e il Giro d’Austria, entrando anche per due volte nella selezione della Sky che ha accompagnato Froome alle vittorie del Tour de France. Il suo più grande successo resta però l’oro olimpico a Londra 2012 nell’inseguimento a squadre, disciplina nella quale è stato anche Campione del Mondo nello stesso anno. E' stato anche più volte campione europeo nell'inseguimento a squadre, sia da professionista che nelle categorie giovanili.