Quando parliamo di Android pensiamo ad una realtà consolidata nel mondo dei sistemi operativi. Grazie ad un vasto numero di applicazioni disponibili sul Play Store, L'OS di Google è gradualmente riuscito ad affermarsi in ambito mobile, soddisfacendo le esigenze di intrattenimento e produttività che, da sempre, caratterizzano gran parte dell'utenza. Vista la sua completezza di base, molti sviluppatori hanno tentato di dare vita a versioni indirizzate a computer fissi e portatili.
Nonostante ciò, per un motivo o per un altro, non era ancora stata prospettata alcuna alternativa che, da un punto di vista di ottimizzazione del software, fosse in grado di soddisfare appieno gli utilizzatori. Discorso valido fino all'arrivo di Remix OS, che ha cercato di ricreare la tipica esperienza desktop chiamando in causa Android e tutte le applicazioni che ne fanno parte. Giunto ormai ad una seconda (e molto più stabile) versione, scopriamo i principali elementi grazie a cui questo software sta ottenendo un simile successo in tutto il mondo.
Remix OS cambia volto ad Android
Nel momento stesso in cui si va ad analizzare l'interesse del pubblico nei confronti di una determinata novità, i fattori principali da considerare sono i numeri e, nel caso di Remix OS 2.0, gli utenti hanno risposto in massa all'appello: nessuno, agli albori del progetto, sarebbe stato in grado di pronosticare un interesse del genere. I motivi alla base di tale curiosità vanno ricercati nel fatto che, per merito di questo sistema operativo, si potranno utilizzare le classiche app destinate ad Android trovandoci di fronte ad un PC o Mac, beneficiando della riduzione ad icona e di finestre ridimensionabili da collocare, in estrema facilità, all'interno della schermata di lavoro.
I suddetti fattori, aggiunti a tutta un'altra serie di piccoli vantaggi e scorciatoie (come la presenza di una barra delle applicazioni) vanno a segnare una netta differenza rispetto alle proposte attualmente disponibili. Infine, ricordiamo che per installare Remix OS avete bisogno di una chiavetta USB con capienza pari ad almeno 8 GB. Quanti di voi testeranno con mano la novità?