Secondo quanto raccontato da un membro dell’agenzia nipponica Efe News, nel corso della giornata di ieri (10 agosto) il supercomputer 'Watson', intelligenza artificiale creata e sviluppata da IBM, ha impiegato solamente 10 minuti per confrontare i dati e i cambiamenti genetici della paziente con un database contenente 20 milioni ricerche sul cancro. Ciò ha permesso di elaborare una diagnosi particolarmente accurata e un suggerimento riguardo il trattamento del caso clinico.
Il caso di leucemia in Giappone
Arinobu Tojo, uno dei numerosi medici che per mesi ha lavorato al caso di questa donna di Tokyo di sessant’anni afflitta da una rara forma di leucemia, per la precisione ‘Leucemia Mieloide Acuta (LMA)’ ha confermato ad Efe News che “L’intelligenza artificiale ha anche suggerito una nuova cura che fino a questo momento si è rivelata efficace”. Siamo quindi di fronte ad una svolta nel campo medico? Senza dubbio questo supercomputer è in grado confrontare un caso con i precedenti simili, come in questa occasione, cosa che comporta una drastica riduzione dei tempi che in alcune occasioni possono rivelarsi di fondamentale importanza.
Infatti nelle diagnosi di malattie rare, o particolarmente difficili, la tempistica delle procedure riveste un ruolo di grande importanza, poiché non è facile reperire manualmente negli archivi o nei database dati non comuni e richiederebbe quindi molto più tempo.
L’Impiego in America
Attualmente ‘Watson’ sta eseguendo un vero e proprio addestramento in alcuni centri oncologici negli USA, potrà essere aggiornato e il suo database arricchito di ricerche e casi clinici costantemente, permettendogli di avere sempre più informazioni riguardo il mondo della medicina umana. Come già annunciato da IBM, dopo aver vinto un telequiz negli USA, il supercomputer potrà aiutare i medici di 14 centri oncologici americani e canadesi a scegliere la giusta e personalizzatissima terapia per i malati di tumore, analizzando il DNA di ogni singolo paziente e le proprie cartelle cliniche.