Pinerolo è un Comune della Provincia di Torino che conta più di 35.000 abitanti.
Dal 2016 è amministrato dal Sindaco Luca Salvai (giunta Movimento 5 Stelle), il quale insieme a Federico Valetti, Consigliere Regionale e Vice Presidente della Commissione Regionale ai Trasporti e a Giulia Proietti, Assessora alla Viabilità e ai Trasporti del Comune di Pinerolo, sta cercando di trovare una soluzione a questa problematica.
Il futuro Comitato “Pendolari Linea Torino-Pinerolo”
Dal 1854 la città è collegata a Torino dalla linea ferroviaria omonima e, a causa dei continui disagi, sembra essere rimasta ferma nel tempo. E’ una linea percorsa ogni giorno da numerosi pendolari e nota, soprattutto da qualche mese a questa parte, per i ritardi diventati ormai una pratica quotidiana che non accenna ad arrestarsi.
A causa dei continui disagi, il 3 febbraio scorso, è nata la pagina Facebook "Pendolari Linea Torino-Pinerolo" che ha l’obiettivo di:
“Mettere in contatto i pendolari per segnalare i malfunzionamenti e i disservizi subiti, favorendo la creazione di un Comitato pendolari che raccolga le loro istanze portandole ai rappresentanti istituzionali in Regione e a Trenitalia.
Il Comitato avrà l’opportunità di poter partecipare a tavoli di lavoro istituzionali ove riferire le esperienze di chi vive il treno ogni giorno, a chi può decidere il futuro di questa linea, in quanto solo chi ne usufruisce può capire i reali problemi che necessitano di una soluzione”.
Dell’istituzione ufficiale del futuro Comitato se ne parlerà in concreto in un incontro pubblico indetto per il 28 aprile prossimo. Il Comitato potrebbe quindi diventare strumento sociale per dare risalto ad una questione che necessita di maggiore attenzione.
Esperienze di alcuni pendolari
E’ soltanto attraverso le testimonianze dei pendolari che vivono quotidianamente questa situazione che è possibile comprendere appieno il disservizio a cui sono costretti ogni giorno.
Stefania D., impiegata presso un Ente Pubblico, parla di:
“Inaffidabilità della linea, in quanto non consente di programmare né la propria vita lavorativa, né quella famigliare: i frequenti ritardi e le soppressioni delle corse impongono di dover giustificare l’ingresso oltre l’orario consentito e di dover recuperare le ore perdute, oltre a saltare appuntamenti di lavoro importanti".
Le sue parole racchiudono il pensiero comune di altri pendolari che, come lei, affrontano queste problematiche quotidianamente.
"La puntualità è ormai un optional. Quasi tutti i treni hanno sempre, di default, almeno 5 minuti di ritardo, e ad essi si aggiunge la totale assenza di comunicazioni da parte di Trenitalia e la scarsa igiene dei convogli.
I guasti non soltanto della linea ferroviaria e dei treni che la percorrono, ma accade spesso che siano anche ai passaggi a livello automatici a rimanere bloccati. Diventa difficile, pertanto, comprendere se tali disservizi siano da attribuire alla scarsa manutenzione o al personale, ridotto, presente nelle stazioni intermedie”.
Ad essere coinvolti anche gli studenti, come racconta un’universitaria, Beatrice B.:
“Essendo la linea a binario unico, accade spesso i che i ritardi si accumulino su diversi treni, con conseguente attesa del treno in arrivo spesso in ritardo”.
Ritardi che sembrano essere ormai una tradizione per Trenitalia, come quando- continua la studentessa- “il treno diretto a Pinerolo, su cui viaggiavo la scorsa settimana, si è fermato ad Airasca a causa di un guasto al treno antistante il nostro.
Venti minuti fermi per poi scoprire, una volta scesa a Piscina, che il treno precedente aveva scaricato nella città tutti i passeggeri, costringendoli a prendere quello successivo”.
Le dichiarazione di questi pendolari ci permettono di comprendere, almeno in parte, lo scenario nel suo complesso. E’ necessaria una maggiore tempestività e chiarezza da parte di Trenitalia, soprattutto sui motivi spesso taciuti di disagi e problematiche, in modo da riconquistare la fiducia dei pendolari, principali contribuenti in termini economici della compagnia italiana.