La vicenda di Pino Danielesembra non avere fine. Dopo i primi risultati dell'autopsia ei commenti dei periti di parte, torna a parlare Amanda Bonini,compagna del cantautore napoletano e testimone dei suoi ultimiistanti di vita e rivela la sua amarezza e la sua solitudine dopo lamorte del compagno. I primi risultati dell'autopsiarivelerebbero che la causa della morte di Pino Daniele sarebbel'occlusione di un by-pass a cui il cantante era statosottoposto per le condizioni del suo cuore.

Secondo il il pm MarcelloMonteleone, titolare dell’inchiesta per omicidio colposo, Pino sisarebbe salvato se, invece di mettersi in macchina per Roma, si fossefatto accompagnare al vicino Pronto Soccorso di Grosseto o se avesseatteso l'arrivo del 118. I periti, però, e cioè il medico legaledell'Università La Sapienza di Roma, Vittorio Fineschi, il collegaGiorgio Bolino e il cardiologo dell'ateneo di Perugia GiuseppeAmbrosio, ritengono davvero affrettata questa conclusione esostengono che per avere un quadro completo e tutti irisultati delle analisi occorrerà almeno un mese.

Di parere contrario, invece, ladott.ssa Luisa Regimenti, medico legale consulente dellamoglie di Pino Daniele, Fabiola Sciabbarrasi che afferma che lecondizioni di Pino daniele erano in peggioramento già dal 2 digennaio e che quindi il suo repentino peggioramento avrebbe dovutoindurre a cercare immediato soccorso.

“Ne consegue che latempestività dei soccorsi o il loro ritardo sposta di molto l'esitoe le responsabilità": questa la sua lapidaria affermazione.

Dopo il parere dei tecnici, ladisperazione della compagna Amanda Bonini che, dopo la mortedi Pino Daniele, non si dà pace. In casa, insieme a lei ePino erano presenti anche la figlia maggiore del cantante Cristinacon i suoi due fratelli minori e i figli di Amanda, Francesco, chechiamò l'ambulanza ed Eleonora. Amanda ricorda ancora quei terribilimomenti: "Non voleva farsi mettere le mani addosso da nessunoche non fosse il suo cardiologo di fiducia. Non aveva i sintomidell'infarto e voleva essere portato a Roma (...) Non lo abbiamocontraddetto per non farlo agitare di più. Pino era determinato eautoritario. Nessuno avrebbe potuto fargli cambiare idea".