Sono iniziate ieri a Bagnaia, nella meravigliosa cornice della Villa Lante, le riprese de The young pope, prima Serie TV diretta e scritta dal Premio Oscar Paolo Sorrentino. Riprese che rimarranno a Viterbo, Roma e dintorni per quest'estate, mentre si trasferiranno in autunno tra gli Usa, Porto Rico e l'Africa.

The young pope, prodotta da Sky, Canal plus e Hbo, sarà una serie in otto puntate della durata di 50 minuti ognuna, che racconterà i primi anni del pontificato di Pio XIII (alias Lenny Belardo).

Pio XIII è un papa italo americano immaginario, giovane e conservatore nelle sue scelte tanto da rasentare l'oscurantismo, ma sempre disposto ad aiutare i più deboli, che avrà il volto dell'attore inglese Jude Law. Per quanto riguarda gli altri attori, è certa la presenza di Silvio Orlando, che ricoprirà un ruolo importante.

Blindatissime la trama e la sceneggiatura, che è stata scritta dallo stesso regista napoletano con Tony Grisoni, Umberto Contarello e Stefano Rulli.

Paolo Sorrentino anticipa esclusivamente che sarà un viaggio alla ricerca dei segni dell'esistenza di Dio, ma anche quelli della sua assenza e che ha accettato di girare per la tv perché considera "la gestione di una serie televisiva come quella di un romanzo", e lui è anche uno scrittore.

Dunque, un pontefice giovane e bello, ma anche ricco di contraddizioni e conflitti com'è nello stile del regista, che dice: "Quando si combattono le tentazioni e quando non si può fare altro che cedervi, il duello interiore tra le alte responsabilità del capo della chiesa cattolica e le miserie del semplice uomo che il destino ha voluto come pontefice è inevitabile".

The young pope aggiungerà un altro tassello fondamentale per quanto riguarda la voglia delle produzioni italiane di conquistare sempre maggiori fette di mercato e di rivolgersi a un pubblico sempre più ampio. Prima con Romanzo criminale la serie e poi grazie al successo planetario di Gomorra, l'Italia che fa fiction ha dimostrato di essere all'altezza delle grandi produzioni seriali americane e che può proporre e imporsi all'estero con prodotti estremamente competitivi per l'alta qualità.

Tutto ciò è anche sintomo piacevole di una rinascita artistica nel campo del cinema e della produzione televisiva veicolata dai suoi protagonisti, una nuova generazione di maestri che da Sollima, passando per Garrone e giungendo a Sorrentino, hanno l'ambizione in quello che fanno di voler parlare "non solo agli italiani".