Fedez ha ricevuto un'altra raccomandata da parte del Codacons: questa volta il dito è puntato contro la raccolta fondi organizzata dal cantante e da altri artisti a favore dei lavoratori del mondo dello spettacolo. Tale raccolta sarebbe stata paragonata dal Codacons a quella di Malika, la ragazza omosessuale che, grazie a una raccolta fondi organizzata per aiutarla, ha comprato una Mercedes, dichiarando di volersi togliere "uno sfizio".

Fedez ha dichiarato che il Codacons avrebbe chiesto il "sequestro" dei fondi, cosa che il Codacons ha smentito categoricamente. Il cantante nelle sue instagram stories ha espresso rabbia per la situazione, accusando l'ente di "stalking giudiziario". Dal canto suo il Codacons in una mail inviata a Blasting News ha fatto sapere che "nessuna richiesta di sequestro è stata avanzata dal Codacons nei confronti della raccolta fondi avviata da Fedez". In realtà infatti il Codacons ha denunciato il cantante per la poca trasparenza della raccolta, senza mai chiedere il sequestro. Così come l'associazione ha smentito anche il paragone riportato da Fedez.

Le storie di Fedez contro il Codacons

Fedez ha pubblicato delle storie su instagram per esprimere la sua contrarietà per il paragone della "nostra raccolta fondi con cui abbiamo raccolto più di 5 milioni di euro per i lavoratori dello spettacolo" con la "raccolta fondi di Malika con cui si è comprata la Mercedes". Fedez ha dichiarato che il Codacons avrebbe richiesto di procedere all'immediato sequestro, cosa che l'associazione ha smentito categoricamente. Ha poi continuato, furioso: "Fate schifo, io sono stufo di essere perseguitato da voi pure quando le persone fanno del bene. Dovete vergognarvi".

La replica del Codacons

Fedez ritiene ormai insostenibile la "persecuzione" del Codacons nei suoi confronti.

Ha poi ricordato che il Codacons, durante il primo lockdown invitò i cittadini a donare per l'emergenza sanitaria: i soldi, però, sarebbero andati direttamente all'ente che con l'emergenza Covid non c'entrava sulla. Fedez ammette di avere circa trenta denunce da parte del Codacons: non è la prima volta, infatti, che Fedez riceve raccomandate dall'ente, di cui l'ultima a seguito dell'uscita del suo brano Mille. Il cantante ha deciso ora di passare alle vie legali, dichiarando che lo citerà per "stalking giudiziario". Il Codacons ha replicato alle storie di Fedez, annunciando una nuova querela per diffamazione per il marito di Chiara Ferragni a causa dell'arroganza e delle menzogne mostrate nei loro confronti: "Fedez non ha capito la nostra istanza".

Per il Codacons, infatti, il cantante li avrebbe insultati e avrebbe avviato una campagna d'odio contro l'ente anche perché l'associazione ribadisce di non aver mai chiesto il sequestro dei fondi di cui li accusa il cantante.

Il Codacons ha così replicato e spiegato: "L'atto presentato dalla nostra associazione e a cui il rapper fa riferimento è finalizzato proprio a tutelare le raccolte fondi come quella avviata da Fedez e a garantire trasparenza e correttezza ai donatori circa la destinazione e l'utilizzo dei soldi raccolti. Una richiesta, come si legge nell'atto, che chiama in causa anche i recenti fatti di cronaca, come il caso di Malika che ha tenuto banco sulla stampa per giorni e ha minato la fiducia dei cittadini verso le iniziative di beneficenza, senza minimamente paragonare la raccolta di Fedez a quella della ragazza"

Il paragone con Malika Chalhy che si è comprata la Mercedes

Fedez ha sottolineato che non è possibile paragonare la raccolta fondi organizzata da una serie di artisti a favore dei lavoratori del mondo dello spettacolo a quella fatta in favore di "una ragazzina che si è comprata una Mercedes".

Malika Chalhy, infatti, è la ragazza omosessuale che in vari programmi tv, tra i quali Maurizio Costanzo Show e le Iene, raccontò di essere stata cacciata di casa dai suoi genitori che non accettavano il suo orientamento sessuale. Per aiutarla, molte persone hanno contribuito a una raccolta fondi organizzata in suo favore. La ragazza, però, l'ha utilizzata per acquistare un bulldog francese di 2500 euro e una Mercedes, per poi dichiarare: "Volevo togliermi uno sfizio". Paragone - come detto - smentito a più riprese dalla stessa associazione.

NOTA DI CORREZIONE 16/07/2021: In una precedente versione di questo articolo veniva riportato - sbagliando - che il Codacons avesse richiesto il sequestro dei fondi della raccolta voluta da Fedez 'Scena Unita'.

In realtà il Codacons ha denunciato il cantante per la poca trasparenza della raccolta fondi ma non ha chiesto il loro sequestro. Fedez ha sostenuto che il Codacons avesse chiesto "di procedere all’immediato sequestro". In una mail inviata a Blasting News, Il Codacons afferma che non è stata fatta alcuna richiesta di sequestro del denaro raccolto. Inoltre la stessa associazione - come riportato nell'articolo - ha affermato di non aver voluto "minimamente paragonare la raccolta di Fedez a quella della ragazza". Ci scusiamo con i lettori.