Lo sceneggiato Un posto al sole prosegue con la propria messa in onda dal lunedì al venerdì alle 20:50 su Rai 3. Durante l'episodio, andato in onda giovedì 6 aprile, sono stati mostrati alcuni flashback relativi a un tragico episodio del passato di Filippo. I fan di Upas di lunga data ricorderanno che l'uomo ha perso un figlio in tenerissima età avuto dalla sua ex moglie Carmen.
Ma chi era questo bambino e come è morto?
A seguire verrà analizzata questa vicenda.
Un posto al sole: la morte di Valerio Sartori
Nell'episodio del 6 aprile, la decisione di Serena (Miriam Candurro) di mettere ordine in casa ha fornito l'espediente narrativo per ricordare il piccolo Valerio Sartori. La donna ha preso alcuni vecchi scatoloni e, in uno di questi, erano conservate le sue foto. Filippo (Michelangelo Tommaso) guardandole si è commosso.
L'uomo si è sempre sentito in colpa per la morte del bambino, scomparso in mare, in un momento di distrazione. Sartori ha poi superato quel tragico evento, ma il ricordo di esso è sempre vivo in lui e ieri, per la prima volta, ne ha parlato anche con la piccola Irene (Greta Putaturo).
Il figlio di Filippo non tornerà mai
La morte del bambino non è mai stata mostrata sullo schermo. Il bambino è scomparso tra le onde, ma tale sequenza è stata raccontata solo attraverso lo sguardo terrorizzato dei genitori. Il fatto che il corpo non sia mai stato ritrovato ha portato diversi spettatori, all'epoca, a ipotizzare che il bambino non fosse realmente morto. Se questa teoria risultasse valida oggi Valerio sarebbe un giovane uomo, tuttavia tale ipotesi non può essere presa in considerazione.
Gli sceneggiatori hanno infatti confermato in più riprese il decesso del piccolo. In particolare tale evento venne ribadito nella puntata 3000, ancora oggi considerato uno degli episodi più intensi della storia del daily drama partenopeo.
Un posto al sole: la puntata 3000 del 2010
Nel 2010, in occasione della puntata numero 3000 dello sceneggiato, andò in onda questo episodio speciale in cui Filippo, dopo un tentativo di suicidio, entra in coma e sogna un futuro ipotetico in cui il figlio Valerio, ormai adolescente, è vivo e si appresta a partire per un viaggio di studio. L'intero episodio è permeato da un senso di tristezza, che accompagna lo spettatore per l'intera visione fino al drammatico e commovente epilogo finale.
Filippo prende coscienza che il viaggio che sta per intraprendere il figlio in realtà è l'ultimo, a questo punto dovrà scegliere se seguirlo o restare coi suoi cari in una scena che rappresenta la metafora della sua lotta tra la vita e la morte.
Sotto consiglio dello stesso Valerio, in un momento catartico Filippo sceglie di restare in vita con il suo dolore, mentre il ragazzo, tornato alle sembianze di bambino, si incammina verso un cancello simbolo dell'aldilà. Questo momento, per quanto mostrato sotto forma di esperienza onirica, segnò la fine di questa vicenda. Seppur devastato dal dolore Filippo accettò il tragico evento e ancora oggi porta in cuor suo quel dolore.