Il Parlamento europeo ha respinto ieri, con pochi voti di scarto, la mozione della Commissione Ambiente che chiedeva invece più severità per le industrie automobilistiche che hanno chiuso un occhio o tutte e due sul rispetto della normativa sugli ossidi di azoto. La Commissione Ambiente, con la mozione presentata che in breve chiedeva più severità rispetto al regime transitorio introdotto per rimediare allo scandalo della Volkswagen, non è riuscita a raggiungere la maggioranza qualificata.

Logica conseguenza sarà che le case automobilistiche potranno continuare a produrre i motori diesel senza catalizzatore supplementare a urea. Il Parlamento Europeo infatti ha concesso loro altri 5 anni di tempo per allineare le emissioni di ossidi di azoto (NOx) agli standard Euro 6. Non si è tenuto conto né dello scandalo diesel-gate che ha riguardato la Volkswagen, né dell’ormai continuo e perdurante sforamento delle polveri sottili in molte città. L'auspicio di severità che aveva proposto la Commissione Ambiente è stato sacrificato per gli interessi di chi probabilmente poteva trarre maggiore vantaggio da tale decisione: le case automobilistiche.

Il parlamentato europeo ha quindi di fatto votato a favore dell’aumento seppur temporaneo dei limiti delle emissioni di NOx.

Ecco le conseguenze della decisione del Parlamento UE

La decisione del Parlamento Europeo comporta che già dall’anno prossimo le industrie automobilistiche potranno superare per i nuovi modelli diesel del 110 % il limite massimo degli 80 milligrammi di NOx. Dal 1^ gennaio il tetto di sforamento scenderà a massimo il 50% per i nuovi modelli e dal 1^ gennaio 2021 per tutti i modelli. La motivazione addotta dal Palmento europeo per giustificare l'aumento dei limiti dei Nox sarebbe stata dettata dalla necessità di avere più tempo per sciogliere alcuni nodi tecnici legati in primis all’uso dei nuovi dispositivi portatili di misurazione delle emissioni (i cosiddetti PEMS).

A bocciare la mozione della Commissione ambiente dunque sarebbero state solo delle questione tecniche legate al miglioramento degli strumenti per abbattere le emissioni Nox delle auto a diesel. Sta di fatto che questa decisione che dovrebbe permettere di sperimentare meglio la nuova procedura RDE ha comportato l’alzamento dei limiti per il Nox di oltre il 100% in più di quello che era stato stabilito prima del diesel-gate.

Quegli appelli inutili e lo sfogo dei Verdi e di Legambiente

Molto dure sono state le polemiche e le insurrezioni di Legambiente e Verdi che all’unisono hanno parlato di un grande favore alla Merkel, volto appunto più a curare gli interessi delle lobby automobilistiche che a risolvere il problema dell’inquinamento e delle polveri sottili in molte città europee.

Essi hanno infatti sottolineato come la decisione dell'Europarlamento rappresenti una sanatoria nei confronti del dieselgate. La mobilitazione del fronte ecologista ha inoltre coinvolto anche altre forze politiche tra cui alcuni portavoce  italiani del M5S e molti parlamentari del Pd. Pareri positivi sono arrivati invece dalle industrie automobilistiche come l'Acea, l’associazione dei costruttori europei di automobili, che si è impegna a rispettare il calendario al fine di abbattere i valori massimi di emissione.