Un momento geologico piuttosto critico, in pochi giorni diversi vulcani fanno sentire il loro ruggito e la loro potenza. Inizia sabato scorso a farsi sentire il vulcano Ebeko, uno "stratovulcano" molto attivo, appartenente all'arco vulcanico delle Isole Curili (Russia).

Nel giorno successivo ben 5 vulcani scuotono la popolazione con eruzioni di media entità: il vulcano Dukono in Indonesia.

Il Reventador in Equador, il Sakurajima in Giappone e il Sabancaya in Perù. Immediatamente dopo, è la volta del vulcano Klyuchevskoy (Kamchackta) e del Popocatepetl (Messico); non sono da meno il Kilauea (Hawaii) e lo Stromboli in Italia: il tutto, nell'arco di una sola settimana.

L'eruzione del Vulcano Kilauea e dello Stromboli

Il vulcano Kilauea nelle Isole Hawaii, rilascia "lava basaltica" da 35 anni e decisamente non è proprio questo il momento in cui si possa ipotizzare l'interruzione della grande attività vulcanica: continua infatti ad eruttare producendo correnti di lava, che in alcune occasioni arrivano dirette nell’Oceano Pacifico.

Il lago di lava all'interno del cratere, ha ripetutamente "traboccato" i suoi bordi negli ultimi giorni, lasciando quindi alti i livelli di allerta: gli ultimi monitoraggi fanno ipotizzare che in un futuro non lontano è probabile che si verificheranno ulteriori straripamenti.

Fa sentire la sua potenza anche il Vulcano Stromboli, che il 25 aprile entra in eruzione con una serie di forti esplosioni, espellendo bombe incandescenti di circa 250 metri, generando una colonna di fumo sopra il vulcano per centinaia di metri.

Quali sono gli altri vulcani a rischio eruzione?

L'attività eruttiva è nettamente aumentata in questo 2018: per molti vulcani potrebbe stabilizzarsi, ma allo stesso modo potrebbero aumentare dando vita a eruzioni anche improvvise senza preavviso.

Il monte Agung a Bali (Indonesia), ha già eruttato alla fine dell'anno scorso e agli inizi di quest'anno, il Merapi (Indonesia), è invece costantemente osservato in quanto definito uno dei vulcani più pericolosi dell'Indonesia: nel 2010 l'eruzione del colosso di magma ha registrato un bilancio di vittime di 400 persone.

Pericoloso anche l'Öræfajökull un vulcano sommerso dal ghiaccio perenne, che ha eruttato già due volte in maniera catastrofica, ha dato ultimamente forti segni di attività: il pericolo di questo vulcano, è rappresentato dalle devastanti inondazioni che esso è in grado di generare, dovute all'acqua di fusione derivata dai laghi subglaciali della grande montagna.

Il vulcano Villarica in Cile, viene altrettanto "sorvegliato": anche se sembra riposare sotto strati di neve, è uno dei pochi vulcani al mondo ad avere un lago di lava attivo.

Dalla fine dell'anno, anche per il Villarica, si è registrato un aumento dell'attività sismica dell'area interessata. Gli esperti avvisano che un improvviso risveglio vulcanico può avvenire anche per alcuni vulcani completamente inattivi, come il vulcano Hekla in Islanda, che potrebbe svegliarsi con pochissimo preavviso.

Cresce anche la preoccupazione degli scienziati per il vulcano di Yellowstone: i geologi hanno registrato un grosso aumento di magma nelle due grandi camere magmatiche del super vulcano, mentre è stato anche registrato un forte surriscaldamento del fiume Shoshone, nel Parco Nazionale, che ha raggiunto addirittura la temperatura di ebollizione in alcuni punti, oltre il netto aumento dei fumi nell'area vulcanica.

Allo stesso modo, anche un'eruzione della Caldera dei Campi Flegrei e del Vesuvio, potrebbe essere più vicina di quanto si pensi: le previsioni fatte analizzando le deformazioni del suolo, e il bradisimo rilevato negli ultimi mesi comparato al tasso di sismicità dell'aria, potrebbero essere il preludio di una grande eruzione. Dulcis in fundo, il gigante dei mari: Il vulcano Marsili, insieme al Magnaghi e al Valivov, forma un gruppo pericoloso all'interno dell'arco eoliano. Il gigante si estende per ben 70 km di lunghezza e 30 km di larghezza, e raggiunge quota a 450 metri sotto il livello del mare: anche per questo enorme vulcano c'è il rischio di esplosione ma ovviamente nessuno è in grado di definire, né quando, né dove...