Presto avremo un quadro sicuramente più chiaro di come il ghiaccio della Terra si stia sciogliendo velocemente, grazie ai dati che verranno raccolti da un sofisticato satellite lanciato dalla NASA. Il satellite punterà dei laser sulle calotte glaciali in Antartide e sull'Artico e sarà perfettamente in grado di calcolare il tempo impiegato dai raggi per riflettersi sulla superficie: in questo modo verranno misurate accuratamente le altezze delle calotte polari, oltre che gli spessori del ghiaccio presente in queste aree. E' ottimista Tom Neumann, scienziato del progetto americano, ed è sicuro che la misurazione dello spessore del ghiaccio sia di fondamentale importanza nella comprensione del perchè le aree polari stiano cambiando.
La missione di raccolta dati
Lo scioglimento dei ghiacci ha aumentato il livello del mare secondo la NASA, che stima un relativo aumento di velocità di questo processo entro la fine del secolo. Il satellite chiamato ICESat-2 permetterà di monitorare le parti delle calotte e del ghiaccio marino che cambiano più frequentemente: Neumann sostiene la possibilità che il satellite riscontri una perdita maggiore di quella che la NASA ha misurato fino a ora, in quanto sarà in grado di ottenere misurazioni molto precise.
ICESat-2 è stato lanciato il 15 settembre 2018 dalla base aeronautica di Vandenberg in California ed è stato progettato per funzionare per tre anni, trasportando propellente necessario per sette anni.
ICESat2 sarà in grado di fornire misurazioni topografiche dettagliate di laghi, oceani e bacini idrici in tutto il mondo, oltre al compito specifico di monitorare la calotta polare.
Il progetto è gestito dal Goddard Space Flight Center nel Maryland: l'US Geological Survey e la Marina Militare sono molto interessati a questi nuovi dati in quanto il cambiamento climatico in corso potrebbe aprire nuove rotte attraverso l'Artico per i canali di spedizione.
La scoperta di Alessio Figalli
Nel frattempo il gruppo di Alessio Figalli del Politecnico di Zurigo è a un passo molto importante per capire i segreti dello scioglimento dei ghiacci: secondo Figalli un sistema di calcolo basato sulle equazioni potrebbe essere fondamentale per trovare in futuro algoritmi più soddisfacenti e avere previsioni più attendibili. Figalli, romano di 34 anni, è il secondo italiano nella storia della medaglia Fields, dopo Enrico Bombieri nel 1974, a ottenere il premio tanto ambito dai matematici.