Le assicurazioni auto tornano a far parlare di sé e stavolta non si tratta del solito caro assicurazioni, ma di richieste di risarcimento danni e di ritardo nel pagare un sinistro stradale. Grazie ad una sentenza a dir poco unica che è stata emessa dal Tribunale di Tivoli, a seguito di denuncia alle assicurazioni per sinistro stradale. Una compagnia assicuratrice è stata costretta a risarcire quattro volte in più all'importo dovuto.

La sentenza ora potrebbe creare un precedente in casi di richieste di risarcimento danni liquidate in ritardo.

La sentenza

Si tratta della sentenza nr. 2428/2015 ed ora è sotto la lente d'ingrandimento degli addetti ai lavori nel campo assicurativo. La decisione del Tribunale di Tivoli è stata unica e ha dato l'esempio anche a colossi del settore che la legge è uguale per tutti e che chi sbaglia paga. Infatti il Tribunale ha condannato le compagnie assicurative dei veicoli responsabili di un incidente stradale a danno di un ragazzo di trent'anni, inoltre ha intimato il pagamento delle spese processuali e delle spese aggravate per un importo quattro volte superiore alle spese processuali.

Tutto questo perché le compagnie assicurative hanno scelto di resistere in giudizio nonostante non avessero elementi sufficienti per la contestazione, facendo perdere ulteriore tempo al malcapitato nel pagamento del sinistro denunciato.

Il sinistro stradale

L'episodio che vede incriminate le compagnie assicurative, ha inizio in una via cittadina dove nei pressi di un tratto di strada privo di strisce pedonali, un soggetto veniva investito da un autovettura che proveniva ad alta velocità e che a seguito anche del tamponamento di una seconda auto, lo investivano facendogli riportare seri danni alla salute. Il danneggiato veniva sottoposto a numerosi interventi chirurgici e successivamente ad una lunga e costosa riabilitazione.

Il giudice aveva deciso di che al danneggiato venisse corrisposto il pagamento iniziale di 213.000 euro e nello specifico addebitava il 95% delle colpe alla prima autovettura, mentre il restante 5% nei confronti della seconda, condannando entrambe compagnie assicurative al pagamento delle spese aggravate per lite temeraria poiché le stesse nel tentativo di imporre alle parti l'adesione di un accordo a somme inferiori al dovuto, raggiravano i tempi ordinari della giustizia creando un contenzioso senza alcun fondamento.