Nella giornata di lunedì 1° dicembre è andato in scena un nuovo atto del processo che vede scontrarsi Luciano Moggi e la famiglia Facchetti. Nel 2010, in seguito ad una puntata della trasmissione Rai "Notti Magiche", Gianfelice Facchetti, figlio dello scomparso Giacinto, decise di querelare Luciano Moggi per diffamazione nei confronti del padre. In quella puntata, infatti, l'ex dirigente era ospite negli studi televisivi Rai e, rivolgendosi all'altro ospite Javier Zanetti, disse che anche Facchetti era in continuo contatto con gli arbitri: "Ci sono delle telefonate del tuo ex presidente riguardo alle griglie e dove lui chiede all'arbitro Bertini di far vincere la partita di Coppa Italia dell'Inter contro il Cagliari.
Quindi stai zitto che è meglio."
Nell'aula del tribunale di Milano erano presenti i legali di Moggi, l'ex capitano e attuale dirigente nerazzurro Javier Zanetti, l'avvocato Corrado Limentani, rappresentante di Gianfelice Facchetti, l'arbitro Paolo Bertini e l'ex designatore Pairetto. Era assente, invece, Massimo Moratti che ha giustificato la sua assenza con problemi di salute. In quello che viene definito da molti come "Calciopoli bis", le dichiarazioni che hanno riscosso maggiore scalpore sono state proprio quelle dell'ex fischietto italiano che ha confermato l'incontro con Facchetti prima del match.
"Prima della partita, Facchetti venne nel nostro spogliatoio dove erano presenti anche gli assistenti e l'ispettore della FIGC. Mi disse di correggere il tabellino delle vittorie visto che con me l'Inter aveva uno score di 4 vittorie, 4 sconfitte e 4 pareggi. Non detti peso alla battuta, ma poi l'assistente mi fece notare che l'atteggiamento di Facchetti era stato inopportuno. Così chiamai Bergamo e gli riferii della battuta infelice." Era questo l'episodio a cui faceva riferimento Luciano Moggi e che era venuto fuori anche ai tempi di Calciopoli, ma la prescrizione dell'Inter aveva reso inutile queste intercettazioni. Gli avvocati hanno ascoltato anche l'ex calciatore Zanetti. L'interrogatorio, però, è stato molto breve dato che l'interista ha dichiarato di non ricordare la sua partecipazione alla trasmissione "Notti magiche" insieme a Moggi e che lui ha sempre parlato di Calciopoli con grande rispetto vista la delicatezza della questione. Il prossimo atto del processo si svolgerà il prossimo 2 febbraio.