Rosella Sensi contro James Pallotta. L'ex presidentessa giallorossa è intervenuta sul suo profilo Facebook dopo l'attacco della nuova proprietà americana. La discussione è iniziata in seguito alla sanzione Uefa, che ha colpito la roma per l'infrazione delle norme del Fair Play Finanziario. I giallorossi saranno costretti a versare ben sei milioni di euro e subiranno la  riduzione della rosa.

Secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport, la Sensi avrebbe commentato tramite il suo profilo ufficiale Facebook, l'accusa lanciata dal presidente statunitense. In poche parole, il numero uno dei capitolini avrebbe addossato le colpe di questa multa alla cattiva gestione dei bilanci da parte della famiglia Sensi, dal 1993 alla guida della Roma.

La risposta di Rosella Sensi

Il post di risposta da parte della figlia del compianto Franco Sensi è difficilmente equivocabile. "Hanno scritto talmente tante menzogne che la mia mamma sta piangendo! Con i romani non si deve mai mettere in dubbio la propria parola!

Pensiamo al futuro e non infanghiamo in modo falso il passato!" Uno stato inequivocabile, accompagnato da un ulteriore commento riferito al padre: "Papà se avesse sentito queste cose si sarebbe arrabbiato! La Roma è una cosa sacra e per lui devo fare qualcosa. Ti voglio bene papà".

La replica della proprietà americana

La Roma tende a precisare che prima di rilevare la proprietà, nel bilancio c'era un debito di circa 30 milioni di euro, risalente al 2011. Il mancato aumento di capitale, dunque, non avrebbe garantito la continuità aziendale che, come precisato Baldissoni, dovrebbe essere anche un principio del codice civile. L'aumento c'è stato, così come la riduzione del debito maturato dalla società giallorossa sotto la guida di Franco Sensi prima e di Rosella Sensi poi.

Ma la polemica sembra non finire qui. La chiosa dell'attuale dirigenza evidenzia i progressi positivi compiuti nei conti della società, come l'aumento del valore complessivo della rosa. La palla passa di nuovo alla famiglia Sensi.