Un annuncio improvviso, uno squarcio nel tedio di una notte afosa di fine estate a Napoli; il “profetico” tweet recita: «Posso andare a dormire felice. L’ospite del Napoli all’Hotel Vesuvio è il figliol prodigo, il Matador CAVANI!». La città si risveglia, non considera più l’ora tarda e rifiuta, entusiasta, le braccia di Morfeo. Nella sua magia, nel suo sincero ed onesto, forse ingenuo, sentimento di fiducia, il popolo napoletano fantastica, si interroga e si affanna alla ricerca di un indizio (magari due) che possa (possano) confermare l’indiscrezione, disvelando l’innesco che ha fatto detonare tanta inspiegabile gioia, tanta felicità.

Centinaia di tifosi azzurri ripiegano sul lungomare partenopeo nei pressi dell’hotel che ospiterebbe l’ex numero 7 partenopeo Cavani, alla ricerca, quasi onirica, della materializzazione di quella lunga chioma scura, di quel sogno, in grado di rispondere efficacemente all’addio di Higuain e di promettere un pronto riscatto, che da queste parti, non è mai solo calcistico.

Il tweet e gli hashtag sui social

Tweet, post su Facebook, messaggi WhatsApp e Telegram, fotomontaggi e gif, i tifosi impazziscono e fanno balzare l’hashtag #HovistoCavani al primo posto dei trend topic di Twitter e Google. Gli amici si chiamano, si telefonano, si danno appuntamento fuori l’hotel Vesuvio con sciarpe, talismani e tanta gioia nel cuore (il potere di una suggestione).

Nulla però, sembra accadere all’esterno del lussuoso albergo napoletano dove ci sono anche gli agenti della polizia, presenti per pattugliare l’ingresso della hall dove, peraltro, alloggia anche il Milan che, (sembra esser passato in secondo piano), stasera sfida il Napoli al San Paolo.

Nessun segnale, il tempo scorre, alcuna conferma, figurarsi una notizia da qualche inserviente infastidito che grida: «Jatev a’cuccà!». La notte passa, la luce annuncia un nuovo giorno, il sole scavalca il Vesuvio ma l’ardore dei tifosi non si placa in attesa di qualche notizia più certa.

Le ultime news

I media non ne parlano, le testate di riferimento nemmeno, i giornalisti napoletani negano, quelli di Sky pure, la nebbia, quasi come nel finale di un noir o al termine di un dionisiaco baccanale, sembra diradarsi con la lucidità della fredda logica che riprende di colpo piede.

Molti non ci credono più, Cavani sarebbe a Parigi e starebbe preparando la supersfida di domani sera col Monaco, forse sfuma tutto, forse è stata solo una suggestione.

Qualsiasi cosa sia stata però, di certo, ha regalato ai tifosi una nottata speciale, un’ebbrezza particolare, un delirio corale, collettivo che ha manifestato tutta la bellezza di un tifo mai domo e sempre pronto a regalare amore, affetto ai quei beniamini esuli di una terra che non li ha mai dimenticati.