Dinamo Zagabria- Juventus 0-4 e Napoli- Benfica 4-2: la due giorni in Champions League è dolce per le due italiane, che guidano rispettivamente i gironi H e B. Certamente non sono vittorie che passeranno alla storia, anche se quella del Napoli è più pregevole sul piano tecnico contro una rappresentante di quel calcio portoghese vittorioso agli scorsi europei. Tuttavia leggendo i risultati dei vari  gruppi, non è di poco conto per le due italiane essere ancora imbattute ed in testa nei loro rispettivi gironi, senza troppi patemi d’animo.

Una Juve quadrata che fa poker a Zagabria, Dybala si sblocca

La Juve ha risolto la sua pratica nel giro di mezz’ora, dal 24’ grazie al goal da opportunista di Pjanic, al 56’ con l’ euro goal di Dybala, in mezzo c’era stato il raddoppio di Higuian. La rete all’ 85’ di Dani Alves  su punizione deviata dalla barriera avversaria, ha solo reso più evidente la differenza di categoria tra i bianconeri ed i croati, troppo inconsistenti in attacco e fragili in difesa per poter non soccombere contro avversari più smaliziati. La Vecchia Signora ha tremato, così come la traversa di Buffon, solo al 27’ su colpo di testa  avversario.

Troppo poco per poter invertire l’inerzia della partita, che già dopo i primi 45’ sul 2-0 era per la compagine di Allegri. Certamente l’aver messo in campo la miglior coppia d’attacco, Dybala-Higuain, accantonando il buon Mandzukic che si era alternato in coppia con i due con Inter e Palermo (con mediocri risultati), ha dato più fantasia, imprevedibilità e forza d'urto all’attacco bianconero. Pipita Gonzalo, schierato finalmente dall’inizio e non in panca come nella sciagurata gara con l’Inter, ha mostrato di che pasta è fatto, essendo il terminale insostituibile del gioco juventino, così come Paulo (finalmente sbloccatosi con il primo goal stagionale) è il trait d’union perfetto tra attacco e centrocampo, permettendo a Pjanic di dedicarsi alla regia della squadra, e lasciando a Khedira ed Hernanes il compito di interdire a metà campo.

Se la BBC dietro non viene attaccata in velocità è ancora in grado di essere funzionale al modulo 3-5-2, tenendo conto che gente come Cuadrado e Pjaca, entrati nella ripresa, possono permettere in corsa di passare ad un 4-3-3 elastico, con l’arretramento in difesa di Dani Alves. Una piccola riflessione: sarebbe consigliabile  non passare dal pessimismo ingiustificato per il pareggio a reti bianche contro il Siviglia(ottima squadra non a caso vincitrice del confronto diretto con il Lione), divenuto poi “cosmico” nel post  sconfitta a San Siro e vittoria sofferta Palermo, all’ottimismo di alcuni media che titolano a nove colonne: “Juve padrona anche in Europa”, rischiando così il “ludibrio” calcistico, dopo che non si è vinto ancora nulla di grande in Champions.

Insomma un po’ di equilibrio non guasterebbe nell’ambiente bianconero: già la prossima gara a Lione ci dirà di più su questa Juve targata Allegri 3

Ottimo Napoli per 70 minuti, poi il Benfica rialza la testa ed è 4-2

Il Napoli ha giocato per 70’ un calcio spettacolare ed essenziale contro il Benfica rischiando solo nei primi minuti lo svantaggio in un paio di occasioni. I tre tenori d'attacco Hamsik, Mertens (splendido il suo goal su punizione) e Milik hanno dimostrato quanto siano decisivi in avanti, non facendo rimpiangere quei goal che Higuain la scorsa stagione garantiva con regolarità. L’allenatore partenopeo Sarri può dirsi certamente soddisfatto, questa vittoria conferma che quella di Kiev non era figlia del caso, tuttavia ha ammesso che il black out finale che ha permesso ai portoghesi di segnare due goal, potrebbe essere pagato alla lunga sia in campionato che in coppa, ma il "ciuccio" promette molte altre soddisfazioni ai suoi tifosi.