Javier Zanetti nuovo presidente dell'Inter? Un'ipotesi decisamente realizzabile, stando a quanto riportato questa mattina dal sito calciomercato.com. La società nerazzurra ridefinirà infatti nel prossimo mese di marzo il proprio assetto societario, nonostante sia già stato sollevato dal proprio incarico l'ex amministratore delegato Michael Bolingbroke qualche mese fa: anche l'attuale presidente Erick Thohir dovrebbe salutare cedendo il suo 31%.

Il gruppo Suning ha intenzione di "comandare" a tutti i livelli e ha fretta di inserire uomini di fiducia all'interno dell'organigramma: ecco dunque che la storica bandiera nerazzurra potrebbe ricoprire il ruolo di massimo dirigente interista così come fu per un'altra storica bandiera del passato, l'indimenticabile Giacinto Facchetti (fu presidente dal gennaio 2004 al settembre 2006, ndr).

Pieni poteri a Zanetti

Anche se Javier Zanetti non dovesse diventare il nuovo presidente dell'Inter (in lizza c'è anche il figlio di Zhang, il giovane 25enne Steven che ha già preso casa a Milano per stare più vicino alla squadra), è innegabile che il potere decisionale nelle mani dello storico capitano interista sia aumentato a dismisura negli ultimi tempi.

Lo dimostra l'arrivo ad Appiano Gentile del nuovo tecnico Stefano Pioli, fortemente sponsorizzato dal "fronte italiano" della dirigenza (Zanetti, Ausilio e Gardini, ndr): un segnale che testimonia ancor di più quanto sia centrale il ruolo di Zanetti all'interno della "sua" Inter.

Questione Fair Play Finanziario

Intanto tiene ancora banco la questione relativa al Financial Fair Play. Nella prossima sessione invernale di mercato l'Inter dovrà fare cassa per raggiungere il pareggio di bilancio richiesto dall'Uefa a giugno 2017: ecco dunque che la lista di partenti potrebbe allungarsi, poichè i nerazzurri avranno a disposizione solamente il campionato e la Coppa Italia (al massimo saranno 5 partite se verrà raggiunta la finale, ndr) da qui a maggio 2017. Sono molto caldi i nomi di Felipe Melo, Santon, Biabiany, Jovetic e Kondogbia.