Questa è la storia di uno di noi, che da bambino sognava giocare a calcio ed incontrare i suoi idoli, come Maldini ed il suo Milan. È la storia di un giovane ragazzo nato in un piccolo paesino in provincia di Bergamo, dotato di grande forza fisica, senso della posizione e rapidità nei movimenti. Ed ora, è uno dei giocatori più desiderati dalle big d’Europa. Ma partiamo dall’inizio.
Chi è Andrea Belotti
Andrea Belotti nasce a Calcinate il 20 dicembre del 1993. Inizia a coltivare la sua passione per il calcio nell’oratorio di Gorlago, crescendo tecnicamente nella Grumellese. Sostiene un provino per l’Atalanta e per l’AlbinoLeffe, ma, scartato nel primo, trova un accordo per giocare nel settore giovanile dell’AlbinoLeffe. Debutta in prima squadra nella stagione 2011-12, collezionando, alla fine del campionato cadetto, 8 presenze condite da 2 reti. L’anno successivo, con la stessa casacca, ma ormai titolare fisso in prima squadra, segna 12 reti in 31 presenze.
L’ascesa con il Palermo
Nel settembre 2013 approda in prestito oneroso al Palermo. Debutta con i rosanero nel match di Serie B contro il Bari del 24 settembre. Poche settimane dopo, contro il Brescia, segna la sua prima rete in rosanero. Conclude la sua prima stagione con i palermitani, siglando 10 reti in 24 presenze ed ottenendo la tanto attesa promozione in A. Fa il suo esordio in Serie A il 31 agosto 2014, nel match Palermo-Sampdoria terminato sul punteggio di 1-1. Segna invece la sua prima rete esattamente un anno dopo il suo debutto in B con i rosanero, terminando il campionato a quota 6 reti in 38 presenze.
La consacrazione con il Torino
Andrea Belotti arriva a Torino nell’estate del 2015 per 7,5 milioni di euro.
La sua prima stagione in granata inizia male, una sola rete nel girone d’andata. Ma poi tutto cambia, anno nuovo, vita nuova. Il 16 gennaio 2016 sigla una doppietta contro il Frosinone, e da quel momento non si ferma più. Termina il campionato con 12 reti ed inizia la sua seconda stagione in granata segnando 8 reti nelle prime 10 partite. Fresco di doppietta contro il Crotone, è determinato a battere il record di gol di Higuain, e per il momento si accontenta di essere provvisoriamente sulla vetta dei marcatori della Serie A con 10 reti. Divenuto ormai titolare inamovibile della Nazionale targata Giampiero Ventura, non c'è altro da dire se non “ Sogna, ragazzo sogna, non cambiare un verso della tua canzone, non lasciare un treno fermo alla stazione, non fermarti tu”.