All’interno delle scamorze distribuite nella mensa dell’Arsenale di Taranto è stata riscontrata la presenza del batterio “Listeria”, un batterio pericoloso che potrebbe causare gravi danni ai dipendenti dello stabilimento ed ai familiari entrati in contatto con il cibo infetto.
Cos’è il batterio “Listeria”
Il batterio “Listeria” è un batterio altamente pericoloso che, se ingerito, provoca gravi disturbi gastrointestinali che possono essere accompagnati da encefaliti o meningiti. Questo è ciò che i sindacati rappresentati da Albano, Durante e Pisarra hanno evidenziato agli ammiragli Serra e Imbriani, facendo riferimento ad analisi scientifiche accuratamente effettuate sulle scamorze che nel mese di dicembre sono state distribuite alla mensa dell’Arsenale da terzi.
Gli esiti delle suddette analisi sono stati comunicati il dieci gennaio alle autorità competenti, che hanno effettivamente riscontrato un risultato poco incoraggiante, a causa della presenza di determinati valori nettamente al di sopra della norma. Ciò che preoccupa è che, tra l’assunzione di questo batterio, ed i primi sintomi, possono passare più di quattro settimane, e che pertanto al momento è difficile diagnosticare chi e quanti sono stati vittima di questo batterio. Un'infezione, la listeriosi, che sia in America che in Europa è identificata come una malattia altamente pericolosa che è da denunciare tempestivamente.
Le parole dei sindacati
I sindacati specificano che si teme una vasta diffusione di suddetto batterio in quanto, la ditta fornitrice le scamorze, è in appalto con l’Arsenale da giugno 2016, e che spesso i dipendenti portano ciò che è loro dovuto all’interno del proprio nucleo familiare.
Concludono, infine, confidando nell'efficienza della Direzione nel comunicare e sottoporre ad analisi approfondite i dipendenti dell’Arsenale, e nell’efficienza della stessa nella presa di provvedimenti nei confronti della ditta privata che forniva il cibo alla mensa, così da evitare che vengano distribuite in altre mense gli stessi latticini infetti, e così da individuare infine le cause e le responsabilità che hanno causato la presenza del suddetto batterio nelle scamorze.