Un'amichevole tra la squadra del Torino e quella del Chapecoense. Quale migliore occasione per celebrare il ricordo delle vittime di entrambe le società, falciate letteralmente nelle rispettive rose, a causa di due distinti incidenti aerei? Il club italiano e quello brasiliano hanno in comune il dolore che solo i tifosi conoscono e possono provare. Per questo si stringono in un unico abbraccio, quello della vicinanza e della fratellanza in questi momenti di grande sofferenza.
Il Presidente del Torino, Urbano Cairo, ha accettato con grande fervore la proposta da parte della società brasiliana: disputare un'amichevole tra la squadra granata e il Chapecoense. "Ditemi solo dove e quando", ha fatto sapere il patron dei torinesi.
Un dolore rinnovato
Era il 4 maggio 1949 quando l'aereo con a bordo la grandissima squadra del Torino si andò a schiantare sul muro della Basilica di Superga: 31 le vittime, ovvero tutte le persone a bordo del velivolo. Molto più recente la tragedia della Chapecoense; appena qualche giorno fa, l'aereo che trasportava la squadra è andato a schiantarsi nei pressi di Medellin: 77 persone a bordo, soltanto sei i sopravvissuti.
Un dolore atroce che si è rinnovato, soprattutto per la società del Torino, che subito ha fatto sapere di essere vicina alla compagine sudamericana, nel dolore che loro ben conoscono.
Si attendono, adesso, ulteriori notizie circa l'amichevole che si dovrebbe disputare tra le due formazioni. La Chapecoense farà scendere in campo i sopravvissuti, coloro che non erano convocati nella finale in Colombia e, sicuramente, anche qualche calciatore proveniente dalle giovanili.
Un'ulteriore precisazione riguardante il Grande Torino: nelle giornate di campionato successive alla tragedia, la squadra granata schierò in campo la Primavera, e fu dichiarata vittoriosa a tavolino del campionato di calcio 1948-1949. Vittoria a tavolino che potrebbe ottenere anche la squadra della Chapecoense, che avrebbe dovuto disputare la finale di Copa Sudamericana contro l'Atletico Nacional di Medellin.