Una vita serena, agiata, passata a fare quello che per molti è il lavoro più bello del mondo: il calciatore. Questo però non basta per tutti e Frantisek Rajtoral oggi ha deciso di togliersi la vita, a soli 31 anni, impiccandosi in solitudine nel suo appartamento di Gaziantep in Turchia dove si era trasferito in questa stagione.

Una morte tragica che ha scosso il mondo del calcio, un mondo che ha tenuto spesso sott'occhio i progressi del potente terzino destro che si è contraddistinto per tutta la sua carriera per professionalità e dedizione alla causa, fino a conquistarsi la maglia della nazionale del suo Paese, la Repubblica Ceca, e a diventare il primatista di presenze nel campionato Ceco, vestendo le maglie di Marila Pribam, la squadra con cui è cresciuto fin dai tempi delle giovanili, prima di passare a Banik Ostrava e Viktoria Plzen.

Proprio Rajtoral è stato uno dei principali artefici dei grandi risultati ottenuti dalla piccola squadra dell'Est della Repubblica Ceca che all'inizio del decennio ha scombussolato il calcio dell'Europa dell'Est rompendo il predominio delle squadre di Praga e addirittura eliminando il Napoli di Walter Mazzarri dall'Europa League in una partita che è ancora ricordata come una delle più grandi disfatte nella storia del calcio italiano, parimenti a Plzen ancora esultano per il doppio scontro con la squadra che fu di Diego Armando Maradona.

Non si conoscono ancora i motivi che hanno spinto il calciatore ceco a questo incredibile gesto che dopo le prime notizie confuse è stato confermato proprio dal presidente del Gaziantepspor, la squadra che in questa stagione ha acquistato Rajtoral.

Ibrahim Kizil ai giornali turchi ha detto di non sapere "perché Frantisek Rajtoral ha deciso di compiere questo gesto. Sembrava a me ed a tutti gli uomini del Gaziantepspor un ragazzo sereno e soddisfatto della propria vita". Come molti suicidi, anche il ceco non aveva dato dunque cenni di cedimento.

Rajtoral nella sua carriera ha anche provato un'esperienza, sfortunata, in Bundesliga con la maglia dell'Hannover prima di tornare in Repubblica Ceca.

La tragedia che ha colpito il calcio viene immediatamente dopo quella che ha colpito il ciclismo e scosso l'opinione pubblica in Italia, con la morte di Michele Scarponi (vincitore del Giro d'Italia 2011 e capitano dell'Astana), vittima di un terribile incidente stradale mentre era in bicicletta.