Una tradizione assurda e disumana, ogni anno si ripete nella provincia di Salerno, a causa della quale degli animali indifesi sono costretti a soffrire senza un logico perché, in onore della Madonna.
La tradizione popolare
La festa si tiene a Pagani, e prevede l'utilizzo di animali come fossero delle cose che vanno maltrattate e torturate. "La Madonna delle Galline" si tiene, ogni anno, la domenica successiva alla Pasqua, in memoria di un miracolo del XVI Secolo quando - si narra - delle galline portarono alla luce un'icona della Madonna che era stata sotterrata per strapparla dalle grinfie dei Saraceni che stavano sbarcando sulle coste della Campania.
Per "ringraziare" gli animali, da circa 400 anni i salernitani offrono alla Madonna alcune galline in segno di devozione, legate e con le ali spezzate. I bipedi vengono posti ai piedi della statua di Maria, e sono lasciati a morire sotto il sole ed in agonia, mentre impazzano i festeggiamenti tutto intorno.
Paradossalmente queste bestiole sono anche fortunate, perché un destino ancora peggiore attende i volatili che sono costretti ad accompagnare il carro allegorico, addobbato con i fiori e con pavoni, oche, piccioni e galline, tutti legati insieme. Gli animali, spaventati, si beccano l'un l'altro ferendosi a sangue, e a volte anche uccidendosi a vicenda.
Oltre a tutti i problemi sopra elencati, gli animali rischiano anche di morire d'infarto, perché le persone che partecipano alle celebrazioni urlano a squarciagola, e il "miracolo" - che secondo la tradizione si ripete ogni anno - consiste nel fatto che gli uccelli (qualora sopravvivessero a tutto questo supplizio) non si muovono nonostante l'esplosione di fuochi d'artificio molto potenti.
I cittadini, dunque, sembrano ignorare il fatto che i bipedi siano legati e che rischino di morire d'infarto, e per questo motivo certamente non potranno mai muoversi.
Fermare la tortura
La questione riguardante la "Madonna delle Galline" di Pagani è stata anche portata in Parlamento da Paolo Bernini, un deputato del Movimento 5 Stelle.
Secondo Bernini, questa tradizione è crudele e si confà più a pratiche medievali che ad una società del III Millennio. Soventi anche le proteste degli animalisti che non chiedono la soppressione della festa, bensì una sua evoluzione, con il ricorso a fantocci di piume e paglia, al posto di animali in carne ed ossa che annualmente muoiono fra atroci sofferenze.
Gli abitanti di Pagani, tuttavia, pare non abbiano dato molta importanza all'esposto del deputato di M5S, poiché continuano a torturare le povere galline in onore della Madonna.