“I tifosi meritano di vedere i propri sogni realizzati e io sono qui per aiutare a realizzarli”. Si presenta con queste parole nella sala stampa di Trigoria, il nuovo direttore sportivo della Roma monchi arrivato nella capitale dopo 17 anni al servizio del Siviglia, club con cui ha conquistato nove trofei con cinque Europa League di cui tre consecutive.

“Non credo che ci siano segreti nel mio lavoro, non ci sono formule magiche, altrimenti le avrei vendute.

Non esistono due club identici, ciascuno ha una propria fisionomia. Il mio segreto mi è stato chiesto più volte in Spagna e ho sempre dato una risposta poco originale: il lavoro" prosegue il direttore sportivo arrivato nella capitale per prendere il ruolo lasciato vacante dopo le dimissioni di Walter Sabatini nell'ottobre scorso.

Il significato del lavoro e le ambizioni dei giallorossi

“Cosa vuol dire il lavoro? Non solo acquistare calciatori e vedere partite. Io credo che i tifosi della Roma meritino che i propri sogni vengano realizzati e tutti dobbiamo aiutare il club, tutti. Se non andiamo nella stessa direzione non raggiungiamo i nostri obiettivi.

Tutti dobbiamo lavorare e col tempo imparerete a conoscermi. Il mio obiettivo è quello riunire tutti, passando per ogni singolo dipendente, per raggiungere lo stesso obiettivo: questo è il primo passo per riuscire a vincere” prosegue Monchi nella gremita sala stampa di Trigoria per rispondere alle numerose domande poste dai tanti cronisti presenti.

“La Roma è ambiziosa da cima a fondo”, ha risposto Monchi riguardo il finale di stagione che attende i giallorossi. Evidentemente l’ingresso in Champions League ci darebbe l’accesso a degli introiti, ma il denaro non è tutto, aiuta ma non è tutto. Dobbiamo preoccuparci di trovare l’accesso alla Champions League per il prestigio, per la crescita del marchio Roma e per riuscire ad attirare i calciatori importanti.

Questa preoccupazione non è legata al denaro: al denaro si può supplire con il lavoro, ma noi proveremo a raggiungere quell’obiettivo per il prestigio e qualora non ci riuscissimo ci rimboccheremo le maniche e ci metteremo al lavoro” il pensiero di Monchi in relazione agli obiettivi del presente in cui la Roma nelle ultime quattro gare deve difendere il secondo posto dall'assalto del Napoli di Maurizio Sarri, partendo dalla trasferta di domenica sera a San Siro contro il Milan di Vincenzo Montella.

“Elaboreremo la strategia migliore per ottenere quei successi sportivi. Il problema maggiore nel nostro lavoro non è vendere, ma comprare male. Tutti insieme lavoreremo per una strategia condivisa e idonea per ottenere i successi” conclude Monchi che si prepara ad un'estate di intenso lavoro per riaccendere i sogni di gloria dei tifosi giallorossi.