Durante la conferenza stampa di presentazione di Luciano Spalletti all’Inter più volte è riecheggiato nella sala il nome della precedente squadra del tecnico di Certaldo. Infatti, stuzzicato dai giornalisti, il nuovo allenatore nerazzurro ha parlato ripetutamente del suo passato all'As Roma. Innanzitutto per ringraziare il presidente Pallotta, la società e tutti gli sportivi per l’affetto dimostratogli.
Il mister ha anche rivelato le dinamiche temporali della sua scelta: contattato dalla dirigenza interista prima della fine del campionato, ha aspettato che terminassero gli impegni sul campo per annunciare la propria decisione.
I motivi dell’addio a Roma
Spalletti ammette che la nuova esperienza in nerazzurro è stata la cosa più bella che gli potesse capitare dopo la Roma, che resterà per sempre un’avventura importantissima e indimenticabile: “Dicendo questo non penso di non aver offeso nessuno” aggiunge. “Nell’ultimo periodo si è venuta a creare questa contrapposizione, relativa alla gestione di un mito come Francesco Totti, in cui l’amore verso il giocatore, secondo me ha prevalso su quello per la squadra” spiega il mister, sottolineando come il suo compito sia quello di unire: “C’erano anche molti che mi sostenevano, ma lo stesso fatto che ci fosse una divisione, mi ha portato a farmi da parte, perché chi fa il mio lavoro non può permettere situazioni simili”.
Un distacco difficile, ma che ha lasciato bei ricordi nel tecnico che si augura che la Roma trovi con Di Francesco la capacità di procedere unita verso il proprio obiettivo.
L’impietoso confronto tra Inter e Roma
In molti chiedono a Spalletti un paragone tra l’Inter e la sua vecchia squadra. Così il mister parte dai risultati sul campo: “La differenza di punti è significativa, più che la posizione in classifica – argomenta ai giornalisti riuniti ad Appiano – un distacco di 25 punti significa otto partite in più da vincere, vuol dire che qui c’è da lavorare molto”. L’allenatore non si aspetta sconti: “Conosco i miei ex calciatori della Roma, quando li incontrerò ce la faranno sudare tutta, conoscono come portare a casa l’obiettivo”.
Arriverà qualcuno degli ex all’Inter?
I giornalisti domandano al tecnico chi vorrebbe all’Inter, ma giustamente il mister tace. Del resto il direttore sportivo giallorosso Monchi è stato chiaro, affermando che "solo per Salah c'è una trattativa (col Liverpool), Rüdiger non partirà e soprattutto non siamo un supermercato”, allontanando la possibilità di aprire un canale di mercato privilegiato con i nerazzurri, a cui sono stati accostati negli ultimi mesi anche Manolas, Nainggolan e Strootman. Dal canto suo Spalletti evita di fare nomi e cita solo Dzeko come esempio di calciatore che stima, per la sua capacità di riprendersi e conquistare tutti dopo un’annata difficile. E, pur assicurando di aver amato tutti i giocatori della Roma e di portarsi con sé un bel ricordo di ciascuno di loro, non si trattiene dall’ammettere di “non avere antipatie, ma solo simpatie selettive”: chissà a chi si riferiva.