Quando in campo si affrontano la capolista della serie A e la quinta della serie C, in teoria non dovrebbe esserci partita. Fortunatamente però, lo sport va oltre le semplici e noiose statistiche, e spesso riesce ancora ad emozionarci con storie e protagonisti semisconosciuti. E' il caso del Pordenone di mister Colucci, società che nella sua storia non è mai riuscita ad andare oltre la Serie C, e che ieri nella notte del Meazza ha portato ad un passo da una clamorosa eliminazione l'Inter di Spalletti.

L'Inter fatica col Pordenone in Coppa Italia

I neroazzurri sono scesi in campo troppo sicuri di se, sottovalutando la squadra friulana, che ha giocato con grande personalità, costruendo anche buonissime azioni offensive. Nel primo tempo l'Inter crea solo due occasioni da gol , con Karamoh, che spreca malamente davanti la porta di Perilli.Gli ospiti invece alla mezz'ora vanno vicinissimi al vantaggio, con una grande conclusione di Magnaghi, deviata sul palo da Padelli.

Nella ripresa il Pordenone parte meglio, e la difesa interista è fortunata a salvarsi sulla conclusione di Maza, che dopo esser stata deviata, sfiora il palo e si spegne sul fondo.

Spalletti capisce che è giunto il momento di dare maggiore pericolosità al reparto offensivo, e fa entrare Brozovic, Perisic ed Icardi. I neroazzurri così cominciano ad attaccare incessantemente l'area di rigore avversaria, ma la difesa neroverde tiene duro, anche grazie all'ottima prestazione del portiere Perilli, perfetto nelle uscite .

Dopo 90 minuti si va ai supplementari: è sempre l'undici milanese a condurre la gara ed a sfiorare il vantaggio con Icardi, che di testa colpisce il palo. Gli attacchi neroazzurri sbattono sul muro friulano, e quando il direttore di gara mette fine al match, prima dei rigori, i 4000 tifosi neroverdi festeggiano sugli spalti di San Siro.

Padelli respinge il primo tiro di Misuraca, Brozovic non sbaglia, Burrai spiazza l'estremo difensore interista, Perisic segna, Magnaghi pure, Perilli intercetta il rigore di Skriniar, Lulli e Gagliardini sbagliano, Stefani ed Icardi insaccano la sfera.

Si va ad oltranza, e dopo i gol di Ciurria e Vecino, l'errore di Parodi regala a Nagatomo il match point. Il giapponese, con grande freddezza spiazza Perilli, e regala i quarti di finale alla formazione neroazzurra, che può tirare un sospiro di sollievo.

L'applauso di tutta l'Italia del pallone però va a Colucci ed alla sua squadra, capace di regalarsi e regalarci una notte meravigliosa alla Scala del Calcio.