Duole ammetterlo per il movimento calcistico italiano, ma dopo le disfatte subite da Juve e Roma in Champions League ad opera di Real Madrid e Barcellona che, salvo eventuali miracoli le costringeranno a salutare la prestigiosa competizione, l'unica compagine a rappresentare degnamente l'Italia in Europa è la lazio.

Nella serata di ieri, la formazione capitolina è riuscita ad avere la meglio sul Salisburgo imponendosi per 4-2, risultato che incute grande fiducia in vista della gara di ritorno.

La sintesi della gara

Malgrado il risultato così ampio, la vittoria non è stata così scontata per la Lazio. inzaghi ha schierato il consueto 3-5-1-1 con Luis Alberto preferito a Felipe Anderson alle spalle del bomber Ciro Immobile. Rose, il tecnico ospite, ha risposto con un 4-3-1-2, con la coppia d'attacco formata da Gulbrandsen e Dabbur.

La Lazio è partita subito forte e, dopo appena 8 giri di lancette, è stato Senad Lulic ad aprire le danze: Basta ha fatto partire un cross dalla destra, Immobile non è riuscito ad impattare il pallone, ma alle sue spalle è arrivato prontissimo il bosniaco che non si è fatto pregare nel battere il portiere avversario.

Il vantaggio dei padroni di casa, però, è durato appena 22 minuti: al 30', infatti, è stato fischiato un rigore molto generoso al Salisburgo, che Berisha ha realizzato in maniera impeccabile. E così le due avversarie si sono avviate negli spogliatoi sul parziale di 1-1.

La ripresa è iniziata proprio come era terminato il primo tempo, con la Lazio subito aggressiva: dopo appena 4 minuti è stato Parolo a segnare il gol del nuovo vantaggio biancoceleste: Luis Alberto ha messo la palla al centro dell'area, dove si è fatto trovare prontissimo il centrocampista della nazionale italiana che, come un esperto bomber, ha fulminato il portiere avversario con un colpo di tacco degno di nota (Gol n.300 in Europa della Lazio).

A questo punto, sembrava che la squadra capitolina potesse gestire al meglio il match, ma gli austriaci non hanno mai mollato la presa, e al 72' hanno agguantato nuovamente il pareggio grazie al neo-entrato Minamino che, sfruttando un errore della retroguardia biancoceleste, ha battuto Strakosha.

E proprio a questo punto è scattato il momento-chiave della sfida: a circa 3 minuti dal pareggio ospite, Felipe Anderson (subentrato qualche minuto prima a Luis Alberto) ha recuperato palla sulla trequarti, si è involato verso l'area avversaria e, con un destro piuttosto preciso ha insaccato alle spalle di Walke. Ma la serata della vittoria laziale non poteva concludersi senza il timbro del suo bomber.

Dopo appena 2 minuti dal nuovo vantaggio, Immobile ha ricevuto un filtrante di Leiva, e con il piatto destro ha battuto per l'ennesima volta il portiere del Salisburgo. Sul 4-2, la Lazio ha provato ad arrotondare ulteriormente il risultato, ma senza riuscirci.

Analisi del match

È vero, alla fine ciò che conta è sempre il risultato, ma bisogna ricordare che in Europa non vi sono mai partite scontate. Lo ha dimostrato ieri sera il Salisburgo, sulla carta forse l'avversario più abbordabile che la formazione di Inzaghi potesse pescare dall'urna dei sorteggi. I ragazzi di Rose, però, non hanno in alcuna maniera interpretato il ruolo di vittima sacrificale, essendo scesi sul terreno di gioco dell'Olimpico con atteggiamento spavaldo e con grande personalità, qualità che di solito vengono riconosciute alle grandi squadre.

Allo stesso tempo, non bisogna dimenticarsi dei meriti di questa Lazio, seconda squadra ad aver battuto la compagine austriaca che non perdeva addirittura da 35 giornate consecutive in Europa e che nel turno precedente aveva eliminato i tedeschi del Borussia Dortmund.

Gli elogi vanno certamente a Simone Inzaghi, capace di risolvere la partita grazie agli ingressi di Anderson e Patric. Soprattutto il brasiliano si sta rivelando come il miglior "acquisto" del mercato invernale della Lazio, dimostrandosi decisivo soprattutto quando entra in campo a gara in corso.

Sicuramente il successo poteva essere ben più corposo, ma ad ogni modo due gol di vantaggio fanno ben sperare in vista del ritorno, anche se - come si è potuto constatare nel match dell'Olimpico - non sarà certamente una passeggiata. Comunque la certezza, ad oggi, è che la Lazio in Europa è ben presente, e che la semifinale di Europa League è decisamente vicina.