Non poteva esserci un esordio migliore per la Nazionale italiana nella partita inaugurale di Euro 2020 disputata ieri, venerdì 11 giugno, allo stadio Olimpico di Roma, battendo la Turchia per 3-0.

I ragazzi di Roberto Mancini hanno, sin da subito, raccolto tutta l’emozione e la carica che i 20 mila tifosi presenti allo stadio hanno trasmesso, portando a casa tre punti fondamentali per il proseguimento del girone.

Gli schieramenti

Per la gara d’esordio, Mancini ha scelto di affidarsi ad una formazione di partenza ben rodata, sia nei meccanismi che ne movimenti. Non ci sono state grosse sorprese infatti nel consueto 4-3-3 del CT: Donnarumma tra i pali, davanti a lui i veterani Bonucci e Chiellini, terzini Florenzi e Spinazzola, quest’ultimo pronto a spingere sulla fascia sinistra. Il centrocampo, in assenza di Marco Verratti, si presentava con l’insostituibile Jorginho, fresco campione d’Europa con il Chelsea, davanti alla difesa nel ruolo di regista, con l’inesauribile Barella e Locatelli, geometra del centrocampo, ai suoi lati.

L’unico possibile dubbio della vigilia era sul tridente offensivo, dove il ballottaggio tra Berardi e Chiesa sembrava abbastanza serrato. Alla fine l’ha spuntata Mimmo Berardi, che ha completato il trio con Immobile e Insigne.

Dall’altra parte la Turchia, squadra solidissima nei gironi di qualificazione con appena 3 gol subiti in 10 partite, partiva con un 4-2-3-1, dove spiccavano alcune importanti individualità come Chalanoglu, Yazici e il bomber Burak Yilmaz.

Primo tempo bloccato

La Nazionale di Roberto Mancini parte subito con il piede giusto, cercando di fare la partita, controllando il possesso della palla senza troppa difficoltà, complice anche un Turchia piuttosto remissiva e disinteressata contendere la sfera, soprattutto quando l’Italia tendeva a costruire partendo da dietro, con l’asse Bonucci-Jorginho.

Gli azzurri riescono a sfondare soprattutto sulla sinistra con gli scambi tra Spinazzola e Insigne, spesso aiutati anche da Berardi che si accentra a tal punto da giocare vicino a loro. Proprio da uno scambio tra Berardi e Insigne nasce la prima occasione della partita, ma il capitano del Napoli non riesce a concretizzare aprendo troppo il tiro a giro, specialità della casa.questa è l’unica vera occasione del primo tempo in cui l’Italia è riuscita a sfondare la serratissime linee della Turchia, fin troppo contenuta e attenta a non lasciare spazi, rinunciando così a ogni possibile sviluppo di gioco propositivo. La Nazionale sfiora ancora la rete con il colpo di test di Chiellini, ma il portiere turco Cakir è reattivo e gli nega il gol.

Mentre ci si avviava allo scadere del primo tempo, Spinazzola irrompe sulla sinistra, mette a sedere Karaman e prova il cross in mezzo, che viene però intercettato dal braccio, piuttosto largo, di Celik; il rigore sembra evidente per tutti ma non per il Var e il direttore di gara, che non concedono un rigore agli azzurri.

Secondo tempo arrembante

All’intervallo Mancini sostituisce Florenzi, non al meglio della condizione, per Di Lorenzo. Proprio l’ingresso del terzino del Napoli ha dato una svolta svolta importante al secondo tempo dell’Italia. Gli azzurri hanno aumentato il ritmo anche sulla destra, dove Di Lorenzo, Barella e Berardi sono riusciti a creare molte più trame di gioco e scambi rispetto alla prima frazione.

Ed è proprio da Barella e Berardi che nasce il gol del vantaggio dell’Italia. Barella pesca Berardi che va all’uno contro uno con il diretto avversario, lo salta, e mette un cross teso a centro area; la palla sbatte sul petto di Demiral, finendo in rete. Gli azzurri si galvanizzano, prendono campo contro una Turchia un po' impacciata e impaurita, e trovano il raddoppio dopo poco tempo. L’azione nasce ancora dalle parti di Barella e Berardi: il capitano del Sassuolo pesca Spinazzola in area di rigore, che calcia potente in porta. Cakir riesce a parare, ma sulla respinta si avventa come Ciro Immobile che scarica in rete il 2-0. Dopo questo gol la Turchia rimane completamente spaesata, iniziando a sbagliare anche le cose più semplici.

L’errore più clamoroso è quello del portiere Cakir, fino a quel momento uno dei migliori dei suoi. L’estremo difensore turco infatti sbaglia il rinvio dal fondo facendo carambolare la palla addosso a Berardi , che è velocissimo a servire barella che è vicino a lui. Barella serve a sua volta Immobile al limite dell’area. L’attaccante della Lazio ha la visuale completamente chiusa dagli avversari, ma con la coda dell’occhio vede arrivare Insigne dietro di lui, sulla fascia sinistra. La palla servita è perfetta, Lorenzo Insigne deve solo prendere la mira e mettere in rete il gol del 3-0 con il suo marchio di fabbrica: il tiro a giro. La partita si conclude così, un risultato rotondo che sarebbe anche potuto essere più largo per gli azzurri, che hanno iniziato il cammino di Euro 2020 come maglio non potevano.