La finale di Coppa Italia di questo mercoledì 15 maggio tra Atalanta e Juventus sarà l'occasione per i bianconeri di dare un segnale all'ambiente e tornare a vincere una competizione che farebbe riaprire la bacheca della società piemontese dopo tre anni senza alcun trofeo vinto.
Juventus, snobbare la Coppa Italia è vietato: la bacheca bianconera è chiusa ormai da tre anni
Stasera andrà in scena Atalanta-Juventus, partita che si disputerà all'Olimpico di Roma e che metterà in palio la Coppa Italia.
Un trofeo che non può essere snobbato dalla Juventus: la bacheca della società bianconera infatti è ormai chiusa dal 19 maggio del 2021, quando la compagine piemontese allora guidata da Andrea Pirlo si impose sempre in coppa Italia con il risultato di 2- 1 proprio contro l'Atalanta di Gasperini. Un lasso di tempo ragguardevole se sì considera la storia della Juventus e il palmares di un club che fa della vittoria un proprio marchio di fabbrica.
Riuscire ad alzare di nuovo un trofeo per la vecchia signora avrebbe diversi significati intrinsechi: il primo, dare un segnale importante all'ambiente bianconero che sta intraprendendo un percorso inedito targato Elkann e Giuntoli; Il secondo, regalare ai tifosi una soddisfazione dopo un'annata particolarmente brillante nella prima fase e altrettanto deludente nella parte conclusiva; il terzo e ultimo non per importanza, regalare ad Allegri quella che potrebbe essere l'ultima soddisfazione da tecnico della Juventus.
Il livornese, secondo varie indiscrezioni di stampa , dovrebbe fare le valigie al termine della stagione in corso e lasciare il club piemontese dopo un triennio fino a oggi privo di particolari squilli. Vincere questa coppa dunque porterebbe Allegri a 14 trofei ottenuti con delle squadre italiane, gli stessi che ha collezionato Marcello Lippi e che gli regalerebbero la seconda posizione in questa particolare classifica nella quale svetta Giovanni Trapattoni, primo a quota 17.
Juventus, la formazione che può scendere in campo con l'Atalanta
Per questa finale, Allegri si dovrebbe affidare ai migliori elementi a sua disposizione: la linea difensiva dovrebbe essere composta da Perin tra i pali e dal trio formato da Bremer, Gatti e il recuperato Danilo.
A centrocampo ballottaggio tra Nicolussi Caviglia e Miretti per un posto in cabina di regia, con McKennie e Rabiot invece sicuri di una maglia. Sugli esterni Weah e Kostic avrebbero la certezza di giocare, cosi come Federico Chiesa e Dusan Vlahovic in attacco.