Il centrocampista Teun Koopmeiners nelle scorse ore, presso la sala conferenze dell’Allianz Stadium, ha parlato davanti ai giornalisti sul proprio arrivo alla Juventus e sugli obiettivi che si prefigge in bianconero.

Sull’Atalanta e sul trasferimento a Torino

Koopmeiners ha esordito parlando del proprio passato all'Atalanta: “Ho trascorso anni bellissimi a Bergamo dove ho anche vinto l’Europa League.

Sono cresciuto tanto e li ringrazio tutti, dalla società all’allenatore fino ai tifosi che mi hanno fatto sentire sempre a casa”.

Riguardo alla travagliata operazione di mercato che lo ha portato a Torino questa estate, il centrocampista ha detto: Nel calcio a volte è difficile ma bisogna riuscire a portare pazienza. Ero convinto anche grazie al lavoro del mio agente e del club che alla fine sarei arrivato ed alla fine è successo"

Teun Koopmeiners si è poi soffermato sugli obiettivi che si prefigge in bianconero: “Prima la squadra e poi gli obiettivi personali. Tutti vorremmo lo scudetto dato che siamo in un grande club ma pensiamo partita per partita, ci sono tanti nuovi giocatori, ci vuole tempo”.

Le parole su Thiago Motta

Proseguendo nelle proprie dichiarazioni il centrocampista bianconero ha dichiarato: “Thiago Motta è un allenatore esigente e ne sono felice. Abbiamo parlato di tutto; dagli allenamenti alla filosofia di gioco. C’è già un ottimo feeling con mister e compagni”. E sul ruolo è chiarissimo: "Giocherò dietro la punta ma mi piacerebbe migliorare in varie zone del campo, posso giocare anche più dietro".

Poi ha aggiunto: “Ho parlato con De Ligt, gli ho chiesto se c'era qualcosa che dovevo sapere sul club e sulla città. Al museo non ci sono ancora stato, ho visitato altri musei come quello del cinema, voglio visitare anche il museo egizio. Voglio conoscere tutto di questa città".

Il suo ruolo da leader

L'olandese si è poi soffermato sul proprio ruolo nella rosa bianconera: “Ovviamente la responsabilità è quella di aiutare nel modo migliore la squadra. Ho sempre voluto essere un leader, anche senza la fascia da capitano. Se si guarda l'intera squadra, tutti cercano di dare il loro contributo e assumersi le proprie responsabilità. Tutti vogliono giocare, allenarsi e continuare a mantenere lo stesso livello di motivazione ed energia".

Sulla propria condizione fisica Koopmeiners si è mostrato positivo: “Queste due settimane mi hanno aiutato fisicamente a rimettermi in forma".

Sul debutto in Champions contro una squadra che conosce molto bene come il Psv Eindhoven ha detto: "La sfida con il Psv sarà bella, conosco vari giocatori loro e spero di poter aiutare la squadra”.

Koopmeiners ha infine parlato dei suoi idoli alla Juve e dell’importanza del numero 8: “Da bambino guardavo le grandi squadre e tra queste c’era la Juventus. Se parliamo di Juve devo parlare di Zinedine Zidane che ho sempre ammirato ma anche di Andrea Pirlo e di un altro numero 8 come me, Claudio Marchisio. Il numero 8 è importante per me,lo utilizzavo già all’Az, purtroppo all’Atalanta era occupato. Qui grazie alla società potrò indossarlo".