In un'intervista rilasciata nelle ultime ore a tuttomercatoweb, il giornalista Paolo De Paola è tornato sull'episodio che ha visto coinvolto Douglas Luiz e Patric durante la sfida tra Juventus e Lazio.

Il presunto contatto tra lui e Patric continua infatti a sollevare polemiche e discussioni tra chi riteneva il colpo di avambraccio dato dal brasiliano all'avversario una condotta antisportiva da punire col giallo e chi invece avrebbe voluto il rosso per condotta violenta.

Le dichiarazioni di De Paola sull'episodio che ha riguardato Douglas Luiz

"Per me l’arbitro ha fatto bene a non espellere Douglas Luiz, l’impressione è che dia un colpettino a Patric come succede sempre in questi duelli. Vuoi ammonirlo perché è stato un gesto stupido? Va bene, ma il rosso non esiste" ha dichiarato De Paola sull'episodio.

E poi ancora: "Adesso in area di rigore è tutto un pestone, basta con queste buffonate e questi mezzi rigori assurdi. In Europa non li danno questi rigori, qual è l’imprudenza se cerchi di prendere il pallone? Perché dobbiamo punire un difensore che va a cercare il pallone?

Spesso è l’attaccante che cerca il contatto, gli attaccanti non vanno sul pallone per gestirlo, ma solamente per raggiungere lo scopo di subire un pestone. Tutti questi rigori sono rivedibili" ha concluso.

Le dichiarazioni di Vaciago: 'Il pugno non è un pugno e la reazione di Patric è sospetta'

A commentare il contatto Luiz-Patric è stato nel post partita anche il direttore di Tuttosport Guido Vaciago: "Andando con ordine: il pugno non è un pugno, ma un colpo neanche troppo vigoroso con l’avambraccio e la reazione di Patric (che aspetta più di qualche attimo per stramazzare a terra) è quantomeno sospetta; il Var non può e non deve intervenire perché è una casistica da ammonizione e non da espulsione (mancando la violenza); è invece intervenuto per l’espulsione di Romagnoli proprio perché era una casistica da rosso (interrompe una chiara occasione da gol)"

"Fabiani (il ds della Lazio) è andato in tre televisioni diverse senza che nessuno facesse notare l’incongruenza di alcune sue affermazioni (con la felice e sobria eccezione di Paolo Condò su Sky), ma trovando invece molta comprensione - ha aggiunto Vaciago - Fabiani fa il suo mestiere, che comporta anche il recriminare per farsi sentire e mettere pressione ai prossimi arbitri, il problema è che poi si genera confusione perché se un contatto diventa un pugno e la cosa viene ribadita in tre tv diverse, poi passa alla storia come il pugno di Douglas Luiz, tipo Tyson".