Quando acquistiamo uno smartphone o un tablet ci viene dichiarata dal produttore una precisa quantità di memoria all'interno del dispositivo, ma in realtà lo spazio usufruibile per l'utente, per memorizzare file e dati, è inferiore. La memoria integrata del dispositivo (memoria 'ROM') indicata sul modello, non è disponibile all'utente. In virtù di questa non conformità,  Altroconsumo ha ritenuto non accettabile che i produttori di tali dispositivi possano far credere ai loro clienti che i modelli acquistati abbiano una quantità di memoria che in realtà non è a loro accessibile.

Già in passato l’Antitrust ha severamente multato la Samsung con un milione di euro, per aver dichiarato falsi dati relativi alla quantità della memoria sui propri dispositivi mobili.

Samsung e Apple: memoria dei loro prodotti inferiore a quella utilizzabile

Il problema interesserebbe i dispositivi Samsung e Apple. La ricerca di Altroconsumo avrebbe riscontrato una notevole differenza tra la memoria dichiarata all’utente e la memoria effettiva su questi dispositivi fino al 40%. Tutti gli utenti sanno che meno memoria sul proprio dispositivo significa meno spazio per installare app, per l’archiviazione di video e foto ma soprattutto maggiore difficoltà di aggiornamento e funzionamento del sistema operativo.

Apple e Samsung, spiega Altroconsumo, hanno influenzato le scelte dei consumatori, con caratteristiche che non hanno, di fatto, i loro prodotti scelti. Un telefono che dichiara 16GB di memoria al suo interno, in realtà ne ha molto meno, in quanto alcuni GB vengono impiegati per il possibile funzionamento del proprio sistema. Infatti, dalle analisi dei prodotti, circa un terzo della memoria dichiarata su un tablet o uno Smartphone verrebbe occupata dal sistema operativo e dalle app, che sono preinstallate al suo interno.

Come richiedere il rimborso attraverso la class action aperta da Altroconsumo 

Tutti coloro che hanno acquistato uno smartphone o un tablet Apple o Samsung e conservato la scatola e il relativo scontrino integri, possono aderire alla class action, aperta da Altroconsumo in relazione alla falsa memoria dichiarata dai produttori dei dispositivi mobili.

Entrando nella pagina del sito di Altroconsumo, è possibile selezionare il modello acquistato e scoprire quanto si può richiedere di rimborso alle aziende produttrici. Le analisi dei modelli da parte dell’Associazione hanno stimato importi che possono arrivare fino a 304 euro.