Il Dipartimento di Protezione Civile della Regione Calabria aveva già comunicato il 17 ottobre scorso con una nota Prot. 327665/Siar, a tutti i Comuni calabresi, raccomandazioni e indicazioni operative di Protezione Civile, in caso di Terremoto. Iniziativa presa dopo aver appreso dalla relazione di aggiornamento dell'INGV, quanta attività sismica ci sia in atto nelle regioni Basilicata e Calabria,
La prima allerta era scattata già con lo sciame sismico iniziato nel Pollino nell'autunno 2010, rappresentato da una serie di scosse telluriche di 2º grado della scala Richter, cresciute col tempo d'intensità, fino ad arrivare a quella del 28 maggio 2012, di magnitudo 4.3 con epicentro a Morano Calabro, dove, oltre ad aver generato tantissima paura negli abitanti che, per alcune notti dormirono nelle automobili, causò anche modestissimi danni a parecchie abitazioni.
Ieri 28 dicembre, stessa data in cui avvenne il catastrofico terremoto del 1908 che coinvolse parte della Calabria meridionale e la città di Messina, si è registrata la scossa più forte: 4.4 gradi della scala Richter; avvenuta nella provincia di Cosenza, con epicentro fra i comuni di Spezzano Piccolo, Spezzano della Sila e Serra Pedace. La prima scossa si è verificata alle 22:43 a 11 chilometri di profondità, alla quale è seguita una seconda alle 22:46 di 3.3 gradi e una terza alle 22:54 di 2.3 gradi Richter.
Pur non potendosi prevedere con certezza e puntualità un evento sismico, sono molti i fattori che ne determinano la possibilità che avvenga in un arco di tempo stabilito.
I tecnici dell'INGV che seguono il fenomeno nelle regioni Basilicata e Calabria, sono alla ricerca di tracce che documentino il verificarsi di terremoti nel passato, per meglio studiare gli eventi sismici che da qualche tempo interessano le due regioni meridionali.
Gli episodi sismici che dal 2010 si ripetono con frequenza in Calabria, iniziano a preoccupare l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, poiché gli episodi, molti dei quali avvertiti da qualche tempo anche dalla popolazione, sono del tutto anomali, rispetto alla storia dell'area in questione che, pur considerata ad alto rischio sismico, non ha episodi documentati di particolare gravità.
In ogni caso, il Dipartimento di Protezione Civile della Regione Calabria ha comunicato a tutti i Sindaci, primi organi di protezione civile presenti sui territori, tutte le raccomandazioni e indicazioni operative d'intervento che devono essere seguite scrupolosamente in caso di sisma.