Il centro storico di Cosenza è stato protagonista di uno spiacevole episodio avvenuto nel pomeriggio di sabato 25 marzo: l'appartamento posto al primo piano di una palazzina si è incendiato. Le fiamme tanto devastanti, hanno avvolto l'edificio, richiamando l'attenzione dei residenti di vico santa Lucia che si sono immediatamente allontanati dalle proprie abitazioni.

Un residente si lancia nelle fiamme per salvare un bambino di etnia rom

Il macabro scenario ha scatenato la reazione fuggiasca da parte dei presenti, i quali dirigendosi verso la strada principale hanno udito le grida di un bambino di nazionalità rumena: senza lasciar spazio alla paura e forse anche alla ragione, un signore di mezza età si è immediatamente infiltrato all'interno dell'edificio, salvando il pargolo dalle fiamme. In seguito all'accaduto, i vigili del fuoco giungono dopo qualche minuto in vico santa Lucia operando in maniera laboriosa, servendosi dei mezzi meccanici consoni per garantire lo spegnimento dell'incendio, nonostante le difficoltà presentatesi per poter accedere nelle anguste stradine.

I residenti chiedono l'intervento del sindaco Mario Occhiuto

L'epilogo della conflagrazione avvenuta è semplice e facilmente deducibile: il fuoco, ardendo tre abitazioni, porta via ricordi e sacrifici che difficilmente verranno ricostruiti da umili e precari lavoratori. A ridosso della condizione economica e dei danni riscontrati, i residenti hanno chiesto di incontrare il sindaco di Cosenza, il quale si è mostrato empatico verso l'oppressione e la disperazione che pervade nei cuori della gente, dando loro la possibilità di pernottare presso l'Hotel Grisaro sino a data da concordare, ma non solo: il sindaco Mario Occhiuto al termine dell'incontro, ha ritenuto opportuno inviare sul luogo una squadra di periti, pronti ad esaminare la vulnerabilità della palazzina in cui è divampato l'incendio, constatandone l'eventuale pericolosità in virtù degli altri edifici adiacenti a questa.

Sino a quando i lavori di ristrutturazione non avranno vita, il destino degli ex abitanti di vico santa Lucia sarà pervaso da molteplici incognite riguardo l'emergenza abitativa. Nonostante ciò, le quattordici persone divengono un esempio di forza e resistenza per tutto il centro storico.