L'annuncio è giunto inaspettato e ha creato non poco sconcerto. L'assistente ecclesiastico dell'Università Cattolica Monsignore Claudio Giuliodori ha comunicato che Papa Francesco, a causa di una sua improvvisa "indisposizione", non si recherà oggi al policlinico Gemelli di Roma e che la messa sarà celebrata al suo posto da cardinale Scola che pronuncerà l'omelia preparata dal santo Padre.

L'agenzia Ansa ha appreso da alcune fonti che il pontefice sarebbe "molto stanco" e che quindi ha deciso di annullare questo appuntamento in programma da tempo e che sarebbe dovuto iniziare attorno alle ore 15.30 (ma era già slittato di mezz'ora). Il programma avrebbe previsto l'incontro con i malati, il personale medico, quello ausiliario, i docenti e gli studenti dell'ateneo in occasione del cinquantesimo anniversario della fondazione dell'ospedale.

Lo staff del pontefice era già sul posto nel momento dell'annuncio e il suo cerimoniere non ha saputo rispondere alle domande dei giornalisti che gli chiedevano il motivo dell'annullamento della sua visita.

Papa Francesco non sarebbe stato il primo pontefice a visitare l'ospedale dal momento che prima di lui erano giunti Giovanni XXIII (ha presenziato all'inaugurazione il 5 novembre 1961 e benedetto la facoltà di Medicina e Chirurgia che ha preceduto l'apertura del Policlinico), Paolo VI, Giovanni Paolo II (nelle tre volte in cui è stato ricoverato ha pronunciato l'Angelus domenicale) e Benedetto XVI (si è recato per visitare privatamente suo fratello Georg, successivamente per incontrare i malati e in un'altra occasione per visitare il cardinale Etchegaray).

Non è la prima volta, nel giro di poco tempo, che papa Bergoglio annulla gli impegni presi a causa di "indisposizioni" e ciò ha portato ragionevolmente a supporre che le sue condizioni di salute stiano peggiorando nonostante le tranquillizzanti informazioni provenienti dalla Santa Sede che parlano di "eccessiva stanchezza".

Blasting News aveva sottolineato lo scorso 16 giugno il modo con cui Papa Francesco si era congedato, il giorno prima, dai fedeli della comunità di Sant'Egidio affermando cioè che il suo lavoro poteva essere insalubre e di avere bisogno di "straordinari di preghiera".