Sono giorni intensi quelli che si stanno vivendo a Roma negli ultimi giorni: la capitale infatti sta per ospitare la cerimonia di beatificazione di Paolo VI, papa dal 1963 alla sua morte avvenuta il 1978, papa molto attivo nel sociale che seguì a Papa Giovanni XXIII. La messa verrà celebrata da Benedetto XVI, domenica mattina alle 10:30 a piazza San Pietro che domani si affollerà di fedeli giunti da ogni parte del mondo per assistere alla cerimonia di beatificazione.
Gli ultimi messaggi dell'Isis hanno fatto scattare maggiori controlli anti terrorismo rispetto alla normalità: si mobiliteranno numerosissime forze dell'ordine a protezione del Vaticano e anche i servizi segreti per garantire la massima sicurezza in un periodo dove l'allerta è massima.
Durante la messa come reliquia sarà portata una parte della maglietta di lana che il papa, al secolo Giovanni Battista Montini, indossava a Manila quando fu colpito da un pugnale da uno squilibrato. Questo indumento contiene ancora tracce di sangue di Paolo VI, e si trova al Duomo di Brescia dove ritornerà dopo la beatificazione per essere ammirata dai fedeli.
Il miracolo per il quale Paolo VI verrà beatificato è avvenuto nel 2001 negli Stati Uniti: una donna incinta seppe che il suo bambino sarebbe nato malato o addirittura non avrebbe mai visto la luce. La famiglia si rivolse ad una suora che in passato aveva conosciuto Paolo VI, suora che inviò un'immaginetta del papa. La donna, pregando, portò a termine la gravidanza e inspiegabilmente il bambino nacque sano. La causa di beatificazione è stata avviata da padre Antonio Marrazzo. Paolo VI attraversò anche gli anni difficili degli attentati delle Brigate Rosse in Italia: proprio lui scrisse una lettera, pochi mesi prima di morire, ai rapitori di Aldo Moro, implorandoli di rilasciare il leader della Democrazia Cristiana, monito che però non fu seguito. Dopo la santificazione di Giovanni Paolo II e Giovanni XXIII arriva la beatificazione di un altro papa molto amato che ha lasciato il segno nel cuore di molte persone.