La tragedia è avvenuta domenica 16 Novembre nel Casilino, zona periferica di Roma precisamente in via Drapia. Tre uomini, molto probabilmente di nazionalità albanese, hanno scaraventato sotto un' automobile in corsa un19enne slavo dopo averlo selvaggiamente picchiato. Il gesto folle sarebbe nato da un futile litigio, da un diverbio per i videopoker con cui gli uomini giocavano.
Il raccapricciante episiodo si è svolto in un bar. Per motivi ancora non del tutto chiari scoppia una violenta rissa che vede come protagonisti i 3 Albanesi e 2 Slavi, padre e figlio. Gli uomini, violenti e ubriachi, picchiano a sangue e poi buttano sono una macchina il ragazzo. I delinquenti sono immediatamente scappati. Il conducente, una signora romana, non ha fatto in tempo a fermare il veicolo ma è comunque riuscito ad evitare il peggio. La donna è subito scesa dalla macchina e ha chiamato il 118. Il 19enne, lisciato dall'automobile, ha sbattuto contro il parabrezza. Nel frattempo sono stati avvisati d'urgenza, dal proprietario del bar, i Carabinieri.
Il ragazzo è stato subito soccorso e trasportato, in coma, al pronto soccorso in codice rosso.
Ora si trova al Policlinico di Tor Vergata. È stato già sottoposto ad un intervento chirurgico e ora non si trova in fin di vita. La prognosi resta comunque riservata. La Polizia sta ricostruendo la dinamica dei fatti nei minimi dettagli e sta cercando di rintracciare i 3 malviventi, accusati di lesioni e di tentato omicidio. Attimi di paura e di choc. Parla anche il proprietario del locale che descrive quegli uomini definendoli "belve". Aggiunge di aver tentato di bloccare gli uomini ma di non esserci riuscito.
Gli Albanesi, testimonia la gente del posto, sono frequentatori della zona. Grande è la rabbia, grande il terrore.
Così tuona la gente del luogo che chiede a gran voce maggiore controllo: " «Qui ogni giorno c’è una rissa, uno scippo, una rapina. Girano troppi criminali e tossicodipendenti. Vogliamo più sicurezza». Le indagini sono condotte da Francesco Zerilli.