La storia sta facendo il giro del mondo: il lato B della modella e showgirl Andressa Urach, secondo alcune voci ex del calciatore Cristiano Ronaldo, starebbe letteralmente andando in decomposizione. Il fenomeno sembra essere dovuto a una strana e completamente inaspettata reazione alle sostanze iniettatele dal chirurgo plastico, un mix di idrogel e polimetil-metacrilato; il medico in questione, tuttavia, forse avrebbe dovuto prestare maggiore attenzione prima di sottoporre la paziente a interventi di chirurgia estetica comunque molto invasivi.

Andressa Urach, ventisettenne, conosciuta sui giornali scandalistici anche come Miss Bum Bum proprio in riferimento alle forme prorompenti del suo fondoschiena, potrebbe, ancora così giovane, veder totalmente naufragare la propria carriera di modella e showgirl. La strana reazione a causa della quale il lato B della ragazza starebbe andando in decomposizione, sarebbe da imputare proprio agli eccessivi interventi estetici volti a rassodare e ingrandire il fondoschiena. Che effetti collaterali simili si potessero avere, tuttavia, non era stato nemmeno preso in considerazione.

Nell'ambiente in cui l'aspetto fisico conta più di tutto, il fatto che il lato B della ragazza stia cadendo a pezzi potrebbe essere un problema che va aldilà, paradossalmente, delle questioni di salute.

I medici sono immediatamente intervenuti, cercando di ovviare a una situazione veramente drammatica: piaghe profonde deturpavano infatti il corpo di Andressa, la quale ha seriamente rischiato la vita. La showgirl sarà comunque costretta a sopportare per il resto della vita le inevitabili cicatrici che l'intervento riparatore le ha lasciato.

Storie simili dovrebbero farci comprendere quanto il desiderio eccessivo di perfezione estetica possa essere pericoloso per la salute di chi, senza considerare i rischi di quelle che sono a tutti gli effetti operazioni chirurgiche, si affida a medici incompetenti e a volte senza scrupoli; questi ultimi, infatti, pur di intascare i soldi della parcella sono disposti a mettere in pericolo la vita dei propri pazienti. Mai fidarsi, quindi, di chi propone offerte esageratamente convenienti o di chi non dispone di referenze mediche sufficienti.