La legge è legge, e bisogna essere rispettata, ma è d'uopo anche poter discutere riguardo la decisione del tribunale di negare le aggravanti di crudeltà d'omicidio nei confronti di Salvatore Parolisi, marito ed assassino di Melania Rea. Eppure ai più tale misfatto è sembrato essere più che crudele, come definire del resto 35 coltellate riversate su una donna indifesa al momento dell'omicidio?

Si ricorda inoltre, che Melania è morta dissanguata, mentre la sua bambina era stata lasciata sola in auto; per ogni individuo raziocinante e di buon senso, c'erano dunque tutti i motivi per l'aggravante. Dunque, con tale sentenza, Parolisi potrà usufruire di uno sconto di pena rispetto a quello che gli era stato dato in primo ed in secondo grado.

Le leggi vanno rispettate, ma possono essere almeno discusse

Vittoria, la mamma della povera Melania, è rimasta di sasso di fronte a tale decisione dei magistrati: 'Lasciare una persona senza vita a terra per tre giorni in quelle condizioni pietose...

Ho visto il suo corpo nudo e martoriato, cerco di non pensarci, altrimenti andrei fuori di testa. Per i magistrati dunque quale sarebbe la crudeltà? Vorrei che me lo spiegassero'. Questo è ciò che si sono chiesti i genitori di Melania, dopo aver saputo che la cassazione aveva cancellato l'aggravante della crudeltà d'omicidio. Oggi, rotto il riserbo istruttorio, possiamo leggere la documentazione che spiega il motivo di tale decisione, per la costituzione italiana cosa significa uccidere crudelmente? La risposta la possiamo leggere nelle carte: 'Infliggere alla vittima sofferenze aggiuntive'.

Ma cosa significa sofferenze aggiuntive? I motivi per cui nei  primi due gradi di giudizio Salvatore Parolisi era stato condannato per crudeltà, erano tre.

Ciò lo ricorda bene anche Gennaro, il papà di Melania: "Io mia figlia, come ribadisco, non l'ho vista, però hanno parlato gli occhi di mio cugino, di mia cugina Teresa e quelli di mio figlio. Inoltre bisogna anche tener conto che mia figlia è stata presa di spalle. Darle 35 coltellate, aspettando poi che finisse di respirare, Melania poi che sicuramente, mentre spirava pensava alla sua bambina sola in auto...Come si fa a non definire tutto ciò crudele? Voglio sapere dove inizia e dove finisce la crudeltà'. Che cosa è accaduto in cassazione? La suprema corte ha stabilito che l'aggravante della crudeltà non sussiste, è d'uopo quindi esaminare almeno una cosa. Il numero di colpi è stato giudicati così dalla sentenza : 'La reiterazione dei colpi dati non può essere determinante per la sussistenza di crudeltà'.

Dunque il numero dei colpi inferti è irrilevante, Salvatore Parolisi è infatti accusato di aver eliminato sua moglie per un gesto d'impeto, magari perché in corso una lite tra i due coniugi al momento del fattaccio. Proprio per questo presunto impeto la cassazione ha ritenuto irrilevante il numero di coltellate inferte.

Fonti:

www.unionesarda.it

www.ilmessaggero.it