L'ISIS colpisce ancora
Nella città storica della Siria, Palmira, non finisce l'orrore dell'ISIS. Ieri pomeriggio nella piazza principale è stato decapitato l'archeologo ed ex curatore e direttore del museo archeologico dell'omonima città, l'ottantaduenne Khaled al-Assad. L'archeologo era conosciuto anche a livello mondiale per le sue ricerche e i suoi studi nel campo, appunto dell'archeologia, con squadre internazionali come quelle francesi, degli Stati Uniti d'America e tedesche.
La notizia è stata diffusa dal responsabile delle antichità Siriane Maamoun Abdulkarim del Guardian, facendo presente di essere stato informato dalla famiglia dell'ex direttore.
Dalle notizie, l'archeologo è stato prima accoltellato davanti alla folla, poi decapitato ed infine la testa è stata esposta appesa in una colonna della piazza nel sito archeologico, tutto questo dopo una detenzione della durata di un mese, dove è stato torturato dagli estremisti.
Distruzione del retaggio storico
Nel febbraio di quest'anno l'ISIS si è accanito contro i reperti storici dell'antica Mesopotamia, distruggendo opere di inestimabile valore nel museo di Mosul.
Si definisce la Mesopotamia culla della civiltà e la devastazione che c'è stata ad opera degli Jiadisti dell'ISIS ha distrutto non solo statue e manufatti, che sono stati presi barbaramente a martellate, riducendoli in pezzi minuscoli che ha reso impossibile il loro recupero, ma ha fatto perdere definitivamente parti della nostra storia. Nel filmato che corredava ad anelava al gesto eroico della distruzione, un uomo diceva: "Oh musulmani, questi artefatti dietro di me erano idoli e dei venerati da popoli che vissero qui prima di Allah e il nostro profeta ordinò che venissero distrutti". Questo scempio è avvenuto proprio poco dopo il bombardamento della biblioteca, sempre di Mosul, dove erano custoditi preziosi manoscritti e libri molto rari e nello stesso giorno venne distrutta la chiesa di Maria Vergine ed il teatro dell'Università.
Dopo ed in concomitanza alla devastazione dei luoghi detentori della memoria storica umana nel medio oriente ed all'uccisione di centinaia di innocenti ad opera degli estremisti, continua l'opera di distruzione con la decapitazione di persone che difendono il nostro retaggio nella storia antica e moderna.