Voleva portarle via i risparmi, ma non aveva fatto i conti con la sua verve a dir poco combattiva. Calci e pugni e spitoni per mandar via il furfante. Siamo nella provincia di Pavia, e la protagonista di questa storia è Lucia, un'anziana di 88 anni. “Signora sono un amico di suo nipote Luca. Le devo dare dei soldi per un lavoro che abbiamo svolto insieme, mi apra”. Le aveva detto il ragazzo, un metro e 80.
L'aspetto era di quelli rispettabili, vestito con giacca e cravatta come piacciono a lei. Così vista la busta in mano, la donna ha deciso di aprire il portone e ha lasciato entrare il ladro, che già si sfregava le mani, pensando di poter approfittare della facile preda. Erano le 14 di venerdì scorso, e molto probabilmente il ragazzo ricorderà quel giorno per tutta la sua vita. Busta dei contanti alla mano la donna ha fatto accomodare il giovane, e si è diretta verso la camera da letto, per mettere al sicuro l'esca del ladro. “Li metta via subito le aveva suggerito il ragazzo prima che i ladri la possano derubare”.
Prima di arrivare nella sua stanza, però, la donna si è accorta che il giovane la stava seguendo anche lì per scoprire dove teneva i soldi e i gioielli. In men che non si dica la donna si è scagliata contro il ladruncolo con ogni gesto: calci, spinte, e ceffoni di antica verve, quando le ossa era più robuste le gambe più resistenti. “Via da casa mia” ha urlato. Il giovane ha cercato di reagire e ha colpito la donna anche con qualche calcio, ma si è visto costretto a scappare dinanzi alla furia della nonna coraggio, per nulla intenzionata all'essere sopraffatta e a lasciare i risparmi di una vita al bellimbusto. Così il giovane è scappato via dall'appartamento, situato in via Berengario, in pieno centro, in un lampo.
Prima di uscire dalla casa il giovane è riuscito a riprendersi la busta con i soldi che aveva usato come esca. Pochi minuti dopo è arrivata la polizia, che ha aperto un'inchiesta. Questa volta la truffa del nipote, molto simile alla tecnica del impiegato del gas non ha funzionato.