E' ancora notte quando il primo barcone fa naufragio a largo di Bodrum, nelle coste fra la Turchia e la Grecia, a bordo ci sono una ventina di persone, ma non più due fratellini siriani, Diven Halil Hussein e Beren Halil Hussein, rispettivamente di uno e quattro anni. Come  il piccolo Aylan, Si erano imbarcati cercando di raggiungere le coste greche e sono annegati in mare.

Una manciata di secondi dopo un altro naufragio, sul barcone migranti siriani e afghani in fuga dalla guerra. Si salvano una cinquantina di loro portati in salvo dalla guardia costiera, ma anche qui altri bambini, quattro per l'esattezza, annegano nelle acque dell'egeo. Pesante l'ultimo bollettino delle tragedie del mare e basta guardare i dati forniti da Medici senza frontiere per capire che l'inverno e le condizioni di mare avverse non fermeranno i viaggi della speranza. 

Nonostante le condizioni avverse, non rinunciano alla salvezza

Ammonta a circa 300 il numero di persone che hanno perso la vita tra settembre e ottobre del 2015 nel tentativo di attraversare l'egeo in questi due mesi, molti di loro erano bambini.

La struttura pericolante delle imbarcazioni e le condizioni atmosferiche sfavorevoli non riescono a fermare i migranti in fuga che quando riescono a proseguire il loro viaggio e scelgono i paesi sulla rotta dei Balcani si trovano di fronte ad ulteriori ostacoli. In Macedonia sono centinaia i migranti che sono stati bloccati al confine con la Grecia da quel governo che ha deciso di autorizzare il passaggio solo ai profughi siriani, iracheni ed afghani che fuggono dalle guerre dei loro paesi, bloccando invece coloro che fuggono dalla povertà. Provengono da Pakistan, Iran, Bangladesh ed al grido "open" hanno strappato il filo spinato con le mani cercando di aprire un varco nel cordone formato dai poliziotti che blocca la frontiera.

In cinque sono riusciti a scappare e a superare il confine, ma sono stati prontamente bloccati dalla polizia e riportati subito indietro, al di là del confine, di nuovo in Grecia, in quel limbo dal quale non possono andare né avanti né indietro. Il problema dei migranti continua e si fa più preoccupante.