Il 9 dicembre, in Calabria, è stata portata a termine dalle forze dell'ordine un'indagine che vede posto agli arresti un 32enne con l'accusa di detenzione e divulgazione di materiale pedopornografico. L'uomo, secondo quanto riportano le prime informazioni, avrebbe detenuto e condiviso sul web, con strumenti peer to peer, migliaia tra video e immagini con contenuto a luci rosse. L'istanza di arresto è stata emessa dal giudice del Tribunale di Reggio Calabria dietro richiesta della Procura della Repubblica.
L'arresto
A portare a termine le indagini e l'arresto sono stati gli agenti della Polizia Postale e delle Comunicazioni della Calabria. L'uomo è ora al centro di un inteso scambio di materiale vietato ai minori che vedeva però gli stessi come protagonisti. L'ordinanza ha disposto per il giovane disoccupato 32enne, di Reggio Calabria, una misura cautelare detentiva. L'uomo si trova al momento trattenuto con le accuse di detenzione e divulgazione di materiale pedopornografico che avrebbe condiviso non direttamente con contatti privati ma utilizzando dei sistemi di condivisione basati su tecnologia peer to peer, quali eMule.
Le accuse
Le accuse che le autorità hanno mosso nei confronti del giovane, del quale non sono state ancora rese note le generalità, sembrerebbero essere confermate dal ritrovamento presso sua abitazione dei video incriminati: si parla di oltre diecimila reperti. Secondo quanto riportato dalle principali testate locali, tra i video che gli agenti durante i controlli avrebbero rinvenuto sono presenti anche registrazioni di abusi eseguiti ai danni di ragazzi a volte neanche adolescenti. Sembrerebbe poi che sui sistemi informatici in possesso del 32enne sia stato ritrovato un sistema di classificazione e categorizzazione, tramite l'utilizzo di cartelle dedicate, di tutto il materiale incriminato in suo possesso.
Le autorità non garantiscono però che tra l'avvio delle indagini e l'avvenuto arresto del soggetto incriminato l'uomo non abbia perseverato nella sua attività riuscendo a condividere e collezionare ulteriore materiale.