Un uomo armato di coltello ha inspiegabilmente aggredito i passeggeri che si trovavano nella stazione di Grafing a Monaco di Baviera, uccidendone 1 e ferendone gravemente 3. Alcune testimonianze riferiscono che l’uomo si è avventato sulle persone gridando “Allah akbar” e “infedeli”, evento non ancora confermato dalla polizia locale che lo ha immediatamente posto agli arresti.
L’incidente è avvenuto alle prime ore della mattina di martedì 10 maggio; le vittime, tutte di sesso maschile, sarebbero state scelte in maniera indiscriminata da un uomo che, riferiscono le autorità, non avrebbe precedenti penali.
L’identikit dell’attentatore
Secondo fonti riportate dal quotidiano bavarese Merkur l’attentatore, di cittadinanza tedesca, sarebbe un islamico di 27 anni che non vive in Baviera e che sembra non avere precedenti penali. L’uomo, armato di coltello, avrebbe aggredito un passeggero sul treno e una volta sceso alla fermata di Grafing, si sarebbe avventato su un secondo passeggero e su 2 ciclisti, uno dei quali stava effettuando il trasporto di giornali locali.
La vittima, di cui non sono state ancora rese note le generalità, sarebbe un abitante di Wasserburger di 50 anni. L’ingresso della stazione e la piattaforma dove è avvenuta la prima aggressione sono state chiuse per molte ore per consentire i rilievi del caso, generando notevoli ritardi sulle linee di percorrenza. Non è ancora chiara la reale matrice dell’attacco, ma la paura di una nuova minaccia terroristica colpisce profondamente la popolazione.
Ancora ignota la matrice dell'attentato
La popolazione è già messa a dura prova dai recenti attentati occorsi in Europa. L’ufficio di Stato bavarese della Criminal Investigation (LKA) che ha assunto la direzione delle indagini, avrebbe imposto al momento il silenzio stampa.
Tutte le notizie derivano da testimonianze di persone presenti sul posto al momento dell’attacco e dai reporter delle testate giornalistiche locali giunti alla stazione. La zona, attualmente transennata, consente l’accesso solo alle forze dell’ordine e agli investigatori.